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Avv. Daniele Majori

Avv. Daniele Majori ha scritto 922 articoli per Avvocato Daniele Majori

È illegittima la demolizione di opere abusive ordinata in pendenza del termine o qualora sia già stata presentata istanza di condono edilizio (il Consiglio di Stato ha ribadito tale principio nonostante, nella fattispecie, le opere accertate avessero ad oggetto una diversa copertura presumibilmente sostitutiva di quella oggetto della originaria domanda, poiché, trattandosi di difformità sul medesimo immobile, occorreva comunque definire preliminarmente il procedimento di condono, anche attraverso l’eventuale verifica della non condonabilità a cagione della realizzazione di lavori ulteriori).

(Consiglio di Stato, sez. VI, 30 novembre 2023, n. 10341) «In linea di fatto, è pacifico che l’odierna parte appellante ha presentato a suo tempo domanda di condono ex legge 724/1994 per opere realizzate sullo stesso bene (istanza di cui al prot. comunale n. 4039 in data 21.2.1995). Con l’ordinanza impugnata in prime cure il … Continua a leggere

Il principio di buona fede – quale concetto giuridico generale (che si riempie di contenuto a seconda della fattispecie che viene in rilievo) e canone dell’azione amministrativa autoritativa, codificato dall’art. 1, comma 2-bis, della l. n. 241/1990 – ispira anche l’obbligo di comunicare i motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza ex art. 10-bis l. n. 241/1990, che si giustifica in ragione dell’esigenza che l’Amministrazione, in attuazione del dovere di buona fede, tenga in debita considerazione l’interesse del privato non solo a difendersi dalle contestazioni, al fine di favorire lo scambio informativo tra le parti in un’ottica di eguaglianza, ma anche ad ottenere il bene della vita richiesto con l’istanza (nella specie, il rilascio del titolo di soggiorno, condizione necessaria per il godimento dei diritti fondamentali della persona).

(Consiglio di Stato, sez. III, 29 novembre 2023, n. 10244) «Occorre valorizzare, nel caso di specie, il principio di buona fede, inteso quale concetto giuridico generale che si riempie di contenuto a seconda della fattispecie che viene in rilievo.Il principio, codificato dall’art. 1, comma 2-bis, della l. n. 241/1990, secondo cui «i rapporti tra il … Continua a leggere

La realizzazione di un ricovero attrezzi agricoli o da giardino con le caratteristiche previste dal D.M. 2 marzo 2018 e dal Regolamento edilizio comunale rientra nell’attività di edilizia libera, e ciò anche se non vi è un altro edificio di cui il ricovero costituisca “pertinenza”; alle stesse conclusioni si perviene, peraltro, anche sulla base delle sopravvenute disposizioni normative, ossia l’art. 6 comma 1 bis D.L. 39/2023, conv. in L. 68/2023, che permetterebbe, per “singoli manufatti amovibili, realizzati in legno per ricovero di attrezzi agricoli, con superficie coperta non superiore a cinque metri quadrati e semplicemente ancorati al suolo senza opere di fondazione o opere murarie” (cfr. punto A19 All.to A al D.P.R. 31 del 13 febbraio 2017), sia il ricorso all’edilizia libera, sia di non richiedere l’autorizzazione paesaggistica.

(Tar Marche, sez. I, 25 novembre 2023, n. 774) «E’ indubbio che la realizzazione di un ricovero attrezzi da giardino o per attività agricola, con le caratteristiche previste dal D.M. 2 marzo 2018 e dal Regolamento edilizio comunale, rientri nell’attività di edilizia libera; ciò è pacificamente ammesso anche dalla difesa comunale, che, tuttavia, contesta la … Continua a leggere

Meri impedimenti individuali ostativi alla partecipazione del singolo candidato alle prove scritte di un concorso non impongono all’Amministrazione un rinvio generalizzato delle relative prove o la predisposizione di sessioni suppletive di esami, prevalendo l’interesse pubblico al celere svolgimento delle operazioni concorsuali, essenziale per la tempestiva realizzazione del fabbisogno di personale manifestato dall’Amministrazione attraverso l’indizione della procedura di reclutamento (nella fattispecie, il Consiglio di Stato, anche alla luce delle previsioni del bando, ha confermato la sentenza di rigetto dell’impugnazione proposta contro il diniego dell’istanza della candidata volta ad ottenere la riconvocazione per sostenere la prova preselettiva del concorso pubblico – alla quale la ricorrente non aveva potuto presenziare in quanto affetta da stato febbrile – rilevando peraltro che il ricorso introduttivo del giudizio di primo grado era stato depositato dopo l’espletamento sia delle prove preselettive sia delle prove scritte del concorso, ad ulteriore riprova dell’inconsistenza del diritto vantato dalla ricorrente a fronte della necessaria tutela dei controinteressati partecipanti alla procedura).

(Consiglio di Stato, sez. VII, 24 novembre 2023, n. 10082) «[L]a sentenza del Tar è corretta nella parte in cui ha richiamato l’indirizzo esegetico consolidato della giurisprudenza amministrativo, secondo cui meri impedimenti individuali ostativi alla partecipazione del singolo candidato alle prove scritte di un concorso, non impongono all’Amministrazione un rinvio generalizzato delle relative prove o … Continua a leggere

SCIA e garanzie di partecipazione procedimentale: è illegittimo il provvedimento di archiviazione della SCIA in sanatoria non preceduto dal preavviso di rigetto ex art. 10-bis l. n. 241 del 1990.

(Tar Campania, Salerno, sez. II, 23 novembre 2023, n. 2704) «[I]l ricorso è accolto in parte qua, limitatamente al provvedimento di archiviazione della SCIA in sanatoria;ed invero, sulla base della disamina della documentazione in atti, l’atto impugnato si appalesa al Collegio illegittimo, in ragione del riscontrato vizio procedurale di omissione del preavviso di rigetto ex … Continua a leggere

Una volta che sia decorso il termine per l’esercizio del potere inibitorio in materia di SCIA, l’amministrazione conserva un residuale potere di “controllo” ex post sull’attività che il privato ha intrapreso, ma l’esercizio di tale potere deve conformarsi alle condizioni previste in materia di autotutela dall’art. 21 nonies della l. n. 241 del 1990, che riguardano sia la motivazione in concreto dell’interesse pubblico, sia il termine (oggi di 12 mesi), che è di natura perentoria e decorre dalla presentazione della SCIA; l’unica eccezione alla perentorietà di detto termine è prevista dal comma 2-bis dell’art. 21 nonies ed in relazione a tale fattispecie derogatoria è stata elaborata – qualora l’attivazione del potere di “controllo” ex post provenga da una istanza del terzo – la figura della cd. autotutela doverosa parziale, peraltro con la duplice precisazione che, da un lato, la doverosità sta solo nell’an e non anche nel quomodo (nel senso che il riesame è imposto, ma non è vincolato il suo esito, perché l’esercizio dell’autotutela resta di natura discrezionale) e che, dall’altro, seppure ricorra una delle ipotesi di “falso” individuate dal citato comma 2-bis, ciò non è sufficiente ad escludere ogni profilo motivazionale, dovendo l’amministrazione comunque valutare l’incidenza in concreto del tempo trascorso.

(Tar Campania, Napoli, sez. IV, 22 novembre 2023, n. 6432) «L’atto impugnato va inquadrato nella fattispecie delineata dall’art. 19 comma 4 della legge 241/90 e su tale configurazione giuridica, che sarebbe comunque riservata al Collegio, le parti concordano. Secondo la norma appena citata, “decorso il termine per l’adozione dei provvedimenti di cui al comma 3, … Continua a leggere

I presupposti del potere sanzionatorio dell’Anac, ai sensi dell’art. 213 comma 13 del d.lgs. n. 50 del 2016, sono solo due, falsità e omessa risposta a richieste istruttorie dell’Anac o a richieste della stazione appaltante di comprovare i requisiti, mentre l’art. 80 comma 12 del d.lgs. n. 50 del 2016 richiede la falsità al fine di giustificare l’adozione dei provvedimenti ivi indicati; né si può ritenere che i poteri afflittivi intestati alla Anac dagli artt. 80 comma 12 e 213 comma 13 del d.lgs. n. 50 del 2016 si sovrappongano e mutuino il relativo perimetro dalle cause escludenti di cui all’art. 80 del d.lgs. n. 50 del 2016 (nella fattispecie, il Consiglio di Stato ha rilevato che alcuni dei fatti richiamati nella delibera impugnata non rientrano nell’ambito delle fattispecie previste dalla legge; inoltre, da un lato, la contraddittorietà e l’incertezza del contenuto del provvedimento, quanto al fatto accertato, risultano di per sé lesive del principio di legalità in quanto non consentono di verificare la rispondenza degli elementi del caso alla previsione di legge, e, dall’altro lato, la mancanza di un’esatta indicazione della violazione oggetto dell’accertamento dell’Anac ha pregiudicato anche il contraddittorio procedimentale).

(Consiglio di Stato, sez. V, 21 novembre 2023, n. 9964) «L’art. 213 comma 13 del d. lgs. n. 50 del 2016 richiama i principi di cui alla legge n. 689 del 1981 (“Nel rispetto dei principi di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689, l’Autorità ha il potere di irrogare sanzioni amministrative pecuniarie”).Il procedimento … Continua a leggere

Condono “separato”: ai fini del rispetto dei limiti volumetrici fissati dall’art. 39 comma 1 l. n. 724/94, non è ostativa la circostanza che i beni appartengano fisicamente ad un unico compendio immobiliare, poiché, anche in tale evenienza, se gli abusi costituiscono entità scindibili e tra loro autonome è possibile per essi presentare distinte richieste di condono (ciascuna delle quali soggiacerà a detto limite volumetrico), mentre in tutti gli altri casi resta fermo che dovranno essere le plurime istanze, sommate assieme, a non eccedere la volumetria di 750 mc.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 20 novembre 2023, n. 9946) «A detta dell’appellante vi sarebbero, invece, due diversi abusi, riversati in due diverse istanze, ciascuna pienamente rispettosa dei limiti volumetrici fissati dall’art. 39, comma 1, L. 724/94;– erroneità della sentenza nella parte in cui il primo giudice ha ritenuto inconferente la mancanza della comunicazione di … Continua a leggere

È illegittimo, per difetto di presupposto nonché per difetto di istruttoria e di motivazione (con conseguente necessità di una più compiuta riedizione del potere), l’ordine di demolizione adottato a fronte di un’incertezza che appare imputabile a disattenzioni e negligenze di entrambe le parti del “rapporto amministrativo” (nella fattispecie, il Consiglio di Stato ha rilevato che, rispetto alla presunzione inerente l’unicità del progetto di trasformazione, l’attività concretatasi nei provvedimenti impugnati afferma e non spiega sia il presupposto della diversità progettuale sia gli elementi attestanti le presunte difformità, peraltro a fronte della produzione in giudizio, da parte del privato, di una rilevante documentazione da cui emerge una sostanziale sovrapposizione fra quanto assentito e quanto realizzato).

(Consiglio di Stato, sez. VI, 14 novembre 2023, n. 9749) «Dall’esame degli atti risultano fondati i rilievi dedotti in termini di difetto di istruttoria e di motivazione in ordine ad alcuni dei presupposti fondanti la disposta demolizione, che risultano quindi carenti nella rispettiva individuazione.3.1 Infatti, se per un verso successivamente alla licenza edilizia del 1961 … Continua a leggere

L’esercizio della facoltà di costruire in aderenza (se consentita anche dallo strumento urbanistico) postula l’inesistenza sul confine di finestre altrui; nel diverso caso di esistenza sul confine di un fabbricato avente il muro perimetrale finestrato, il proprietario dell’area confinante che voglia, a sua volta, realizzare una costruzione sul suo terreno deve mantenere il proprio edificio ad almeno dieci metri dal muro altrui: tale previsione – contenuta nell’art. 9 del d.m. n. 1444/1968 – è tassativa e non ammette deroghe, sicché l’obbligo di rispettare la distanza minima si applica anche per i tratti di parete privi in parte di finestre e finanche nell’ipotesi di due fabbricati funzionalmente collegati ed appartenenti al medesimo proprietario.

(Consiglio di Stato, sez. IV, 10 novembre 2023, n. 9648) «L’esercizio della facoltà di costruire in aderenza, consentita anche dallo strumento urbanistico, postula l’inesistenza sul confine di finestre altrui.19. Nel diverso caso (come quello per cui è causa, giusta descrizione allegata in atti) di esistenza sul confine tra due mappali di un fabbricato avente il … Continua a leggere

Diniego di autorizzazione paesaggistica: il giudizio deve essere necessariamente contestualizzato in modo tale che dalla motivazione risulti evidente quali siano i connotati specifici del paesaggio che si intendono preservare e le ragioni per cui l’opera sarebbe idonea a comprometterli (nella fattispecie, il Tar ha ritenuto illegittimo il diniego, essendosi la Soprintendenza limitata ad affermare che il prospetto del balcone ed i pilastri si porrebbero in contrasto con i caratteri peculiari, compositivi, percettivi e simbolici del contesto paesaggistico senza, tuttavia, specificare in cosa questi caratteri consisterebbero).

(Tar Toscana, sez. III, 8 novembre 2023, n. 1022) «La giurisprudenza amministrativa ha in più occasioni ribadito che i provvedimenti di diniego di autorizzazione paesaggistica non possono basarsi su asserzioni apodittiche che si limitino a dedurre un generico impatto negativo dell’opera sull’ambiente circostante, dovendo l’amministrazione dar conto nella motivazione delle ragioni concrete per cui il … Continua a leggere

Le stringenti condizioni di ammissibilità del ricorso cumulativo nel processo amministrativo non sono imposte dalla lettera dell’art. 32 c.p.a. ma discendono dalla natura impugnatoria del giudizio amministrativo di legittimità, sicché esse non si applicano quando la controversia abbia ad oggetto diritti soggettivi, come nell’ambito della giurisdizione esclusiva o nel caso dell’azione di ottemperanza per l’attuazione di sentenze passate in giudicato e di altri provvedimenti ad esse equiparati del giudice ordinario, potendo quest’ultima azione essere proposta in un unico giudizio, ai sensi dell’art. 112, comma 2, lett. c), c.p.a., quando attinente a pretese creditorie azionate da un unico soggetto creditore nei confronti della medesima amministrazione debitrice, anche se fondate su diversi titoli giudiziali.

(Consiglio di Stato, sez. V, 7 novembre 2023, n. 9584) «L’art. 32 c.p.a. consente, in linea di principio ed in generale, il cumulo delle domande proposte in via principale o incidentale, purché le domande siano “connesse”.4.1. La disposizione viene comunemente interpretata in linea con la giurisprudenza formatasi prima dell’entrata in vigore del codice del processo … Continua a leggere

Informazione antimafia interdittiva e contraddittorio procedimentale: ai sensi dell’art. 92, comma 2-bis, del d.lgs. n. 159/2011 occorre che l’Amministrazione, ravvisati i presupposti per l’adozione dell’informazione antimafia interdittiva ovvero per procedere all’applicazione delle misure di cui all’articolo 94 bis, dia tempestiva comunicazione al soggetto interessato, con l’indicazione degli elementi sintomatici dei tentativi di infiltrazione mafiosa; il Prefetto può sottrarsi al necessario contraddittorio procedimentale soltanto se ricorra un’ipotesi di motivata urgenza (“particolari esigenze di celerità del procedimento”) o di istruttoria interamente basata su elementi non rivelabili, posto che l’instaurazione del contraddittorio è la regola e non più l’eccezione.

(Tar Calabria, Reggio Calabria, 6 novembre 2023, n. 815) «È noto che, anteriormente alla riforma al codice antimafia, la giurisprudenza ha costantemente ritenuto che il principio del contraddittorio va “ragionevolmente bilanciato, anche attraverso il suo ridimensionamento, onde dare ingresso ad interessi antagonistici di pari rango dettati dalla necessità di arginare il fenomeno mafioso che, per … Continua a leggere

Concorso pubblico per il reclutamento di professori e ricercatori universitari: sulla violazione, da parte della commissione, dell’autovincolo all’applicazione di un meccanismo di valutazione dei titoli professionali e delle pubblicazioni scientifiche mediante l’attribuzione di punteggi numerici per singoli parametri e, per taluni titoli professionali, per sotto-parametri, con conseguente difetto di motivazione (nella fattispecie, infatti, non è dato comprendere sulla base di quali elementi la commissione abbia attribuito i punteggi cumulativi, neppure attraverso la lettura delle relazioni sui singoli candidati, trattandosi di giudizi descrittivi che non permettono una correlazione automatica con i punteggi analitici predisposti dalla commissione).

(Tar Lombardia, Milano, sez. V, 31 ottobre 2023, n. 2545) «Nel verbale n. 1 della seduta preliminare del 16 dicembre 2022, la commissione aveva, in effetti, articolato il meccanismo di valutazione dei titoli professionali e delle pubblicazioni scientifiche mediante l’attribuzione di punteggi numerici per singoli parametri e, per taluni titoli professionali, per sotto-parametri. […]13.6. Senonché, … Continua a leggere

Accertamento dell’idoneità psico-fisica del candidato ad un concorso pubblico (in particolare del visus): gli accertamenti sanitari consistono in giudizi medico-legali provenienti da organi tecnici, in relazioni ai quali il giudice amministrativo può svolgere (soltanto) una valutazione della irragionevolezza, incongruità o eventuale incompletezza degli atti oggetto di impugnativa (nella fattispecie, il Tar ha annullato l’impugnata esclusione dal concorso, in considerazione dell’evidente ed immotivato scostamento emerso tra i valori della funzionalità visiva rilevati in sede concorsuale e quelli risultanti dalla visita oculistica cui si è sottoposto nell’immediato il candidato presso struttura sanitaria pubblica, esame che ha confermato la compatibilità della condizione del ricorrente con il prosieguo dell’iter concorsuale).

(Tar Lazio, Roma, sez. V, 30 ottobre 2023, n. 16079) «La controversia in esame ha ad oggetto l’accertamento della comprovata idoneità psico-fisica del candidato, che è ancora più avvertita nel caso di assunzione per lo svolgimento di servizi pubblici che presuppongono una particolare prontezza psico-fisica, in considerazione degli specifici contesti in cui il candidato sarà … Continua a leggere

Sulla disciplina ex art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001 e sulla corretta individuazione del metodo di stima del valore venale del bene, che costituisce il presupposto logico sia della spesa per l’acquisizione sia del risarcimento per la pregressa occupazione senza titolo (tanto nel caso di acquisizione quanto nel caso di restituzione) e che rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo, insieme alla cognizione sulle valutazioni di interesse pubblico riguardanti la scelta tra restituzione e acquisizione, mentre al giudice ordinario appartiene la giurisdizione sulle voci risarcitorie o indennitarie.

(Tar Lombardia, Brescia, sez. II, 27 ottobre 2023, n. 784) «[S]ulle questioni rilevanti ai fini della decisione si possono svolgere le seguenti considerazioni:(a) la disciplina ex art. 42-bis del DPR 327/2001 da un lato legittima l’amministrazione ad acquisire i beni occupati per scopi di interesse pubblico ma non espropriati, e dall’altro vincola l’amministrazione a restituire … Continua a leggere

È legittima l’aggiudicazione di un appalto di servizi ad un concorrente che ha specificato i costi della manodopera solo in sede di soccorso istruttorio, se la modulistica predisposta dalla stazione appaltante non prevedeva alcun campo in cui inserire tali costi; e ciò, nel rispetto del principio dell’affidamento e della massima partecipazione (ed altresì di quanto sancito dall’art. 5 comma 2 del nuovo Codice dei contratti pubblici approvato con il d.lgs. n. 36 del 2023, sebbene non applicabile ratione temporis), nonché di quanto specificamente stabilito nella sentenza della Corte di giustizia UE, 2.5.2019, C-309/18.

(Tar Lombardia, Milano, sez. I, 26 ottobre 2023, n. 2475) «Nella fattispecie per cui è causa, come dato atto dalla stessa ricorrente, il punto IV.3 del Disciplinare prevedeva che “l’operatore economico deve indicare nell’apposita sezione della busta economica, lo sconto percentuale offerto da applicare”, nonché “gli oneri aziendali concernenti l’adempimento delle disposizioni in materia di … Continua a leggere

La natura espropriativa del vincolo viene meno nel caso di realizzazione dell’opera da parte del privato solo se l’opera realizzabile, sia pure con le limitazioni dovute alla conformazione, può comunque essere posta sul mercato scontando il meccanismo usuale della domanda ed offerta per la determinazione del prezzo; tale condizione invece non sussiste nel caso in cui l’opera soddisfi solo interessi pubblici e non sia idonea ad un vantaggio privato (come, nella specie, un attraversamento pedonale ad uso pubblico), in quanto si tratta di opera “fredda”, cioè non idonea a remunerare l’esercizio del jus aedificandi.

(Tar Lombardia, Milano, sez. IV, 25 ottobre 2023, n. 2462) «Dall’esame degli atti risulta che il Comune intende realizzare un attraversamento pedonale ad uso pubblico nel giardino della ricorrente […].In merito occorre precisare che la natura espropriativa del vincolo viene meno nel caso di realizzazione dell’opera da parte del privato solo se l’opera realizzabile, sia … Continua a leggere

È illegittimo il divieto di prosecuzione dell’attività adottato perché nel locale, non situato all’interno del centro storico di Roma, è installato un sistema di aspirazione e filtrazione delle emissioni alternativo alla canna fumaria: infatti, gli impianti a carboni attivi – meno inquinanti rispetto alle canne fumarie – possono essere utilizzati anche al di fuori del centro storico, sia per la somministrazione che per l’attività di laboratorio alimentare, non essendo dunque consentita l’interpretazione restrittiva per la quale tali vie di fumo sono possibili solo per i locali siti in determinati contesti urbani di particolare pregio artistico-architettonico.

(Tar Lazio, Roma, sez. II Ter, 24 ottobre 2023, n. 15742) «Con ordinanza del Consiglio di Stato 852/2023 è stata riformata la decisione cautelare di primo grado e concessa la richiesta sospensione, affermando la “rilevante limitazione di un’attività economica” e la sussistenza del “necessario fumus boni iuris del gravame atteso che, come risulta dalla consolidata … Continua a leggere

Le valutazioni della Commissione di Avanzamento per gli Ufficiali sono connotate da ampia discrezionalità tecnica ed hanno riguardo alla percezione globale e complessiva delle qualità manifestate dal militare; in proposito, il giudice amministrativo può verificare la logicità e razionalità dei criteri seguiti in sede di scrutinio e, in particolare, l’adozione di un criterio di valutazione diverso da quello prescritto dalla normativa in materia o l’applicazione di quest’ultimo con metro di valutazione difforme per i diversi candidati (nella fattispecie, il Tar ha ritenuto che l’impugnato provvedimento fosse affetto dai vizi prospettati dal ricorrente con riferimento ai punteggi assegnati per le categorie di cui alle lettere a), b), e c) dell’art. 1058 del Codice dell’Ordinamento Militare).

(Tar Lazio, Roma, sez. I Bis, 23 ottobre 2023, n. 15608) «Le valutazioni svolte dalla Commissione di avanzamento per la promozione al grado superiore sono connotate da ampia discrezionalità tecnica ed hanno riguardo alla percezione globale e complessiva delle qualità manifestate dal militare.Il sindacato giurisdizionale del giudice amministrativo non può scindere i singoli elementi oggetto … Continua a leggere

È tardivo l’invio di una pec alcuni secondi dopo rispetto allo scoccare del termine indicato ed è altresì irrilevante se, nello specifico, il termine è fissato alle “12”, alle “12:00”, oppure ancora alle “12:00:00”: infatti, i secondi successivi al sessantesimo (ossia allo scoccare del termine indicato) appartengono senz’altro a una finestra temporale successiva al decorso del termine e caratterizzano pertanto il segmento della tardività.

(Tar Lazio, Roma, sez. V Ter, 20 ottobre 2023, n. 15508) «Si tratta di stabilire, pertanto, se l’invio di una pec alcuni secondi dopo rispetto allo scoccare delle ore 12:00 sia da considerarsi comunque tempestivo.2.2. In proposito, la tesi del ricorrente può essere sintetizzata nei seguenti passaggi logico-giuridici: (i) l’avviso pubblico, nel prevedere che il … Continua a leggere

Per poter ordinare la demolizione l’Amministrazione deve avere la certezza in ordine alla natura dell’opera, al titolo necessario per realizzarla e, dunque, alla possibilità di qualificarla come “abusiva” tout court (nella fattispecie, il Consiglio di Stato ha annullato l’ordine di demolizione di una pedana in legno di rilevanti dimensioni realizzata sulla scogliera, in considerazione della carenza di detti accertamenti e qualificazioni, anche in ordine alla natura – precaria o meno – del manufatto, fatti salvi gli ulteriori provvedimenti che il Comune potrà adottare all’esito di compiuta istruttoria).

(Consiglio di Stato, sez. VII, 18 ottobre 2023, n. 9055) «[I]l Comune, per poter ordinare la demolizione della pedana in quanto realizzata in assenza di permesso di costruire, avrebbe dovuto effettuare, oltre a tutti gli accertamenti documentali di cui si è detto, anche una corretta qualificazione dell’opera: accertamenti e qualificazioni che sono del tutto mancati.Sicchè … Continua a leggere

Non è una semplice “pergotenda” la struttura metallica con lastre di plexiglas imbullonate al pergolato di legno regolarmente assentito, con conseguente chiusura dello stesso.

(Tar Lombardia, Milano, sez. II, 18 ottobre 2023, n. 2376) «L’opera realizzata non è una semplice tenda retraibile o “pergotenda”; quest’ultima è un telo amovibile che serve a rendere meglio vivibili gli spazi esterni delle unità abitative (cfr. Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza n. 306 del 2017).Affinché si possa parlare di “pergotenda”, come tale … Continua a leggere

Per la formazione del silenzio assenso in materia edilizia non è essenziale che sussistano anche i presupposti per il “rilascio” del titolo edilizio, in quanto spetta all’Amministrazione il tempestivo rilievo, in particolare, di eventuali carenze progettuali ostative al rilascio del titolo (nella fattispecie, il Tar ha altresì escluso la ricorrenza della distinta ipotesi della radicale “inconfigurabilità” giuridica dell’istanza, anche in considerazione della circostanza che l’istanza e i suoi allegati si presentavano aderenti al modello normativo astratto prefigurato dal legislatore).

(Tar Friuli Venezia Giulia, sez. I, 17 ottobre 2023, n. 319) «Quel che tra le parti è in realtà constatato è se rilevi o meno, al fine della formazione del silenzio assenso, la circostanza che il progetto di cui all’istanza del permesso di costruire presenti elementi di criticità rispetto alla vigente disciplina pianificatoria ed edilizia.Secondo … Continua a leggere

DURC e riparto di giurisdizione: dinanzi al giudice amministrativo non si pone tanto un problema di impugnazione del DURC quanto piuttosto di accertamento incidentale della regolarità di tale documento ai fini del corretto svolgimento della procedura selettiva, con la conseguenza che l’oggetto del giudizio non è il documento contributivo bensì il provvedimento amministrativo di esclusione; al contrario, con il ricorso al giudice ordinario (ex artt. 442 e ss. c.p.c.) la parte propone domanda volta ad accertare l’inesistenza o l’infondatezza della pretesa contributiva rivendicata dell’ente previdenziale.

(Tar Campania, Napoli, sez. III, 12 ottobre 2023, n. 5564) «In via preliminare, va rilevato come il giudice amministrativo non possa sindacare in via diretta la legittimità del DURC, atteso che il giudizio di accertamento circa la regolarità contributiva rientra nella giurisdizione del giudice ordinario (cfr. Cassazione civile sez. lav., 03/03/2021, n.5825).Al riguardo tuttavia da … Continua a leggere

Nonostante la struttura “monofasica” del procedimento di verifica dell’anomalia dell’offerta, la stazione appaltante può richiedere chiarimenti ulteriori rispetto alle giustificazioni acquisite, a condizione che attraverso le successive interlocuzioni non si addivenga ad una modifica dell’offerta originaria (mai possibile in sede di verifica) e che le richieste di ulteriori dati non conseguano ad incompletezza iniziale delle giustificazioni (e dunque ad un fatto imputabile all’offerente).

(Consiglio di Stato, sez. III, 12 ottobre 2023, n. 8895) «Il primo motivo di appello contesta il capo della sentenza gravata che ha respinto le censure relative al subprocedimento di anomalia dell’offerta.Il mezzo, in particolare, poggia sul presupposto dell’asserita struttura (necessariamente) monofasica di tale subprocedimento, e deduce l’irritualità e l’illegittimità della condotta della stazione appaltante … Continua a leggere

Sulla disciplina del procedimento che segue l’annullamento del permesso di costruire, contenuta nell’art. 38 del d.P.R. n. 380/2001 ed applicabile sia nel caso di annullamento in autotutela che nel caso di annullamento giurisdizionale.

(Consiglio di Stato, sez. III, 11 ottobre 2023, n. 8869) «E’ opportuno, prima di procedere alla disamina dei motivi d’appello, richiamare la disciplina del procedimento che segue l’annullamento di un titolo edilizio, la quale rinviene dall’art. 38 del D.P.R. n. 380/2001 e va applicata tanto nel caso di annullamento in autotutela che nel caso di … Continua a leggere

Richieste di cambio o aggiunta del nome o del cognome: possono astrattamente assumere rilevanza ed essere positivamente delibate le motivazioni sia di carattere oggettivo che soggettivo addotte dalla parte istante; è invece decisivo il parametro della gravità e della serietà che dette ragioni (soggettive od oggettive che siano) assumono nella vicenda identificativa della persona.

(Consiglio di Stato, sez. III, 10 ottobre 2023, n. 8840) «È generalmente condivisa l’idea che l’interesse pubblicistico alla stabilità del contrassegno identificativo coinvolga in pari misura sia il nome sia il cognome, in quanto entrambi finalizzati ad assolvere in modo unitario la funzione identificativa. Da qui il corollario per cui la gestione delle relative istanze … Continua a leggere

Per avvalersi del subappalto “necessario” o qualificante, l’operatore economico non può limitarsi a dichiarare nella domanda di partecipazione di volersi avvalere del subappalto in generale, dopo aver specificato nella stessa domanda di possedere sufficienti requisiti di qualificazione.

(Consiglio di Stato, sez. V, 9 ottobre 2023, n. 8761) «Con il primo motivo di appello [l’appellante] ha dedotto, sostanzialmente, l’erroneità della suddetta pronuncia per non avere accolto la sua tesi difensiva, secondo cui la mandante […] potrebbe sopperire al difetto di qualificazione attraverso l’istituto del subappalto c.d. “necessario” o qualificante, avendo i singoli componenti … Continua a leggere

Il bando di concorso è intangibile da parte della commissione e questo predicato è posto a garanzia della trasparenza ed imparzialità della selezione dei candidati; tali esigenze di ordine imperativo permangono quand’anche si constati che uno dei criteri previsti dalla normativa concorsuale non sarebbe applicabile e dunque non potrebbe svolgere alcuna utile funzione di selezione dei candidati, dal momento che l’errore giustifica un eventuale intervento correttivo dell’amministrazione che ha indetto il concorso, ma non già un’attività manipolativa della commissione.

(Consiglio di Stato, sez. VII, 6 ottobre 2023, n. 8711) «Nel merito, gli appelli della controinteressata e dell’ateneo censurano la sentenza per non avere considerato che il criterio introdotto dalla commissione – «svolgimento di attività di ricerca, formalizzata da rapporti istituzionali, presso soggetti pubblici e privati italiani ed esteri, comprensiva dell’attività svolta in qualità di … Continua a leggere

Requisiti di partecipazione al concorso per dirigenti del servizio sanitario nazionale: ai sensi dell’art. 26 del d.lgs. n. 165/2001, i cinque anni di esperienza richiesti riguardano non solo il servizio prestato alle dipendenze di Enti del settore sanitario (o di altre PP.AA.), ma anche l’attività libero-professionale svolta presso studi professionali privati, società o istituti di ricerca.

(Tar Campania, Napoli, sez. V, 5 ottobre 2023, n. 5407) «[L]a questione decisiva su cui verte l’odierna controversia s’incentra sulla necessità di stabilire se le esperienze lavorative, di durata quinquennale, come documentate dalla ricorrente al momento della presentazione della domanda di partecipazione, maturate successivamente all’iscrizione all’ordine, con rapporto libero-professionale o come attività coordinata e continuata … Continua a leggere

Istanza per il riconoscimento del titolo conseguito all’estero: l’Amministrazione ha l’obbligo di provvedere, conformandosi ai principi eurounitari di ragionevolezza e proporzionalità (sul tema, per tutte: Corte di Giustizia UE, sentenza 6 dicembre 2018, causa C-675/17, Hannes Preindl; sentenza 7 maggio 1991, causa C-340/89, Vlassopoulou; sentenza 13 novembre 2003, causa C-313/01, Morgenbesser), nonché a quelli enunziati dalle sentenze dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (cfr. nn. 18, 19, 20, 21 e 22 del 28-29 dicembre 2022) che hanno definito la questione.

(Tar Lazio, Roma, sez. III Bis, 4 ottobre 2023, n. 14657) «L’oggetto del giudizio è rappresentato dalla mancata risposta a un’istanza proposta da parte ricorrente e diretta alle amministrazioni resistenti al fine di ottenere il riconoscimento di un titolo conseguito all’estero. Elementi necessari e sufficienti per ritenere la sussistenza di un silenzio rilevante ai fini … Continua a leggere

È illegittima l’esclusione automatica da una gara, per documentazione concernente il possesso dei requisiti di capacità tecnica e professionale formalmente incompleta, ove il bando di gara contempli la possibilità di chiedere precisazioni e chiarimenti.

(Tar Sicilia, Palermo, sez. IV, 2 ottobre 2023, n. 2923) «Il punto 13, ultimo comma, del disciplinare di gara invocato dalla ricorrente stabilisce espressamente che “Ove il concorrente produca dichiarazioni o documenti non perfettamente coerenti con la richiesta, la stazione appaltante può chiedere ulteriori precisazioni o chiarimenti, limitate alla documentazione presentata in fase di soccorso … Continua a leggere

Ai sensi dell’art. 18, comma 2, l. n. 241/1990, le Amministrazioni che bandiscono una gara pubblica devono acquisire d’ufficio i documenti necessari all’istruttoria già in loro possesso (nella fattispecie, pertanto, la commissione giudicatrice ha legittimamente attribuito alla concorrente il punteggio per l’intervento dichiarato ed avente come committente la stessa stazione appaltante, sul presupposto che l’Amministrazione resistente non potesse disconoscere l’esecuzione di tale commessa).

(Tar Lazio, Roma, sez. IV, 26 settembre 2023, n. 14255) «Ai sensi dell’art. 18, comma 2 della legge 241/1990, le Amministrazioni che bandiscono una gara pubblica devono acquisire d’ufficio i documenti necessari all’istruttoria già in loro possesso, in coerenza con le esigenze di semplificazione amministrativa ed in ossequio al divieto di aggravamento del procedimento (cfr. … Continua a leggere

Riconoscimento delle qualifiche professionali e Sistema di informazione del mercato interno (c.d. Sistema “IMI”): il Consiglio di Stato stabilisce che, per il principio del mutuo riconoscimento dei titoli, lo Stato membro ospitante non può sindacare la validità del titolo straniero che non sia stato invalidato dalle competenti Autorità straniere ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. d) della Direttiva 2005/36/CE, neppure sulla base di una comunicazione IMI.

(Consiglio di Stato, sez. III, 29 settembre 2023, n. 8573) «L’art. 3, d.lgs. n. 206 del 2007 – di attuazione della direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 settembre 2005, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali – sancisce, per quanto riguarda il nostro ordinamento, un principio di equipollenza dei titoli professionali nell’ambito … Continua a leggere

Sulla nozione di oggetto del provvedimento amministrativo e sulle conseguenze, in punto di validità ovvero di esistenza del provvedimento, derivanti dalla sua mancanza.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 27 settembre 2023, n. 8547) «L’articolo 21-septies della legge n. 241/1990, introdotto dalla legge n. 15/2005, ha codificato la categoria concettuale del provvedimento amministrativo nullo. La norma indica, in modo sommario, le ipotesi di nullità, includendovi anche i casi di mancanza di uno degli elementi essenziali dell’atto.Una risalente pronuncia del … Continua a leggere

Sull’ammissibilità, sui requisiti e sugli effetti della rinuncia al provvedimento ampliativo, quale atto dismissivo della situazione giuridica di vantaggio nata dal provvedimento in capo al rinunciante.

(Consiglio di Stato, sez. III, 26 settembre 2023, n. 8508) «Il provvedimento amministrativo, in ragione della sua imperatività, possiede come è noto la capacità di modificare la sfera giuridica dei suoi destinatari, producendo la nascita, la modifica o l’estinzione delle situazioni giuridiche di cui essi siano titolari.Laddove il provvedimento sia produttivo di un effetto incrementativo … Continua a leggere

Le domande poste ai candidati (nella specie i quesiti somministrati nella prova preselettiva) devono essere attinenti alle materie previste dal bando di concorso; diversamente opinando, non si rispetterebbe il principio di “stretta interpretazione” e si trascenderebbero i limiti posti dai principi di immodificabilità del bando di concorso (cosiddetto autovincolo), di par condicio dei partecipanti e di tutela dell’affidamento.

(Tar Lazio, Roma, sez. I Quater, 25 settembre 2023, n. 14154) «Nel merito, va richiamato il consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui “Il bando, costituendo la lex specialis del concorso indetto per l’accesso al pubblico impiego, deve essere interpretato in termini strettamente letterali, con la conseguenza che le regole in esso contenute vincolano rigidamente l’operato dell’amministrazione … Continua a leggere

È ammissibile la rinuncia al procedimento amministrativo, al pari della rinuncia al provvedimento ampliativo, come l’autorizzazione o la concessione: nello specifico, infatti, se è ammissibile la rinuncia ad un’autorizzazione già rilasciata, deve, simmetricamente, ritenersi possibile rinunciare anche ad un procedimento intrapreso su istanza di parte per il rilascio di un’autorizzazione richiesta ma ancora non concessa, rientrando nella facoltà dell’istante implicitamente insistere sull’istanza presentata o, con atto espresso, rinunciarvi prima che l’Amministrazione si pronunci sulla stessa.

(Consiglio di Stato, sez. VII, 16 agosto 2023, n. 7767) «Come noto, nel nostro ordinamento manca una disciplina generale della rinuncia in ragione della scelta del legislatore di regolamentarne gli effetti in relazione a singole fattispecie (si pensi alla rinunzia al fondo servente ex art.1070 c.c., alla comunione del muro ex art.882 c.c., alla quota … Continua a leggere

Ricorso contro il diniego di cambio del cognome: il Consiglio di Stato conferma che è illegittimo il diniego della Prefettura motivato sulla base della eccezionalità del cambiamento stesso; infatti, come ritenuto dalla giurisprudenza della Corte costituzionale, l’assegnazione del cognome deve intendersi funzionale alla migliore costruzione dell’identità del figlio, sicché la p.a. deve evidenziare specifiche ragioni di interesse pubblico ostative all’accoglimento dell’istanza.

(Consiglio di Stato, sez. III, 19 settembre 2023, n. 8422) «1. – Con ricorso di primo grado, proposto dinanzi al TAR Toscana, la ricorrente ha impugnato il decreto della Prefettura di Prato del 22 maggio 2018, con cui è stata respinta la sua istanza diretta ad ottenere il cambio del cognome da “-OMISSIS-” (cognome paterno) … Continua a leggere

Collegio perfetto e collegio imperfetto: indici per l’individuazione della natura e dei quorum degli organi collegiali amministrativi (con particolare riferimento, nella fattispecie, alla Commissione regionale di cui all’art. 137 del d.lgs. n. 42 del 2004).

(Consiglio di Stato, sez. VI, 12 settembre 2023, n. 8271) «Il Collegio, in primo luogo, rileva che l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, con l’ordinanza n. 17 del 2018, ha rammentato che: ”la strutturazione di un organo collegiale di natura amministrativa quale collegio perfetto, sebbene integri opzione a più riprese prescelta dal Legislatore, non risponde … Continua a leggere

Il regime amministrativo previsto per l’avvio di uno stabilimento balneare è esclusivamente quello della SCIA, previo rilascio, nel caso di attività da svolgersi sul demanio, di concessione demaniale.

(Tar Sicilia, Catania, sez. III, 11 settembre 2023, n. 2640) «[S]econdo la pacifica giurisprudenza amministrativa, non sussiste alcuna preclusione allo svolgimento dell’attività di stabilimento balneare su un’area di proprietà privata, piuttosto che su un’area assentita in concessione, a condizione che ciò avvenga, come ovvio, nel rispetto delle prescrizioni urbanistiche di zona e dei vincoli paesaggistici … Continua a leggere

È illegittimo il provvedimento di revoca del decreto di riconoscimento dello status di scuola paritaria che sia stato adottato senza previa formulazione dell’invito alla regolarizzazione, in violazione delle disposizioni sullo svolgimento del procedimento per il riconoscimento della parità scolastica e per il suo mantenimento.

(Tar Lazio, Roma, sez. III Stralcio, 27 giugno 2023, n. 10825) «Secondo il ricorrente i provvedimenti impugnati sarebbero illegittimi in quanto non sono stati assistiti in sede procedimentale dalla previa diffida volta a consentire la regolarizzazione delle carenze asseritamente riscontrate dal Collegio Ispettivo (cfr. il primo motivo di ricorso reca: “Violazione e/o falsa applicazione dell’art. … Continua a leggere

Ai sensi del D.M. n. 120/2016 l’abilitazione scientifica nazionale (ASN) può essere attribuita esclusivamente ai candidati che soddisfino tutte le seguenti condizioni: – siano in possesso di almeno tre titoli tra quelli scelti dalla Commissione; – ottengano una valutazione positiva dell’impatto della produzione scientifica attestata dal possesso da parte del candidato di parametri, in almeno due indicatori, almeno pari ai valori soglia determinati per il Settore Concorsuale dal D.M. n. 589/2018; – presentino pubblicazioni, ai sensi dell’art. 7 del D.M. n. 120/2016, valutate in base ai criteri di cui all’art. 4 e giudicate complessivamente di qualità “elevata”, in particolare di rilevante valore per l’abilitazione alla prima fascia.

(Tar Lazio, Roma, sez. III Bis, 26 giugno 2023, n. 10732) [È] «opportuno effettuare, in via preliminare, un breve richiamo al quadro normativo vigente in tema di abilitazione scientifica nazionale (ASN), con particolare riferimento all’art. 3 del d.m. 7 giugno 2016, n. 120 rubricato “Valutazione della qualificazione scientifica per l’abilitazione alle funzioni di professore di … Continua a leggere

Sull’inammissibilità dell’integrazione postuma della motivazione anche dopo l’introduzione dell’art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241 del 1990, in considerazione altresì delle regole del giusto procedimento amministrativo come delineato dal diritto eurounitario e della circostanza che, per la giurisprudenza della Corte di Giustizia, il difetto di motivazione rientra nella violazione delle forme sostanziali e costituisce un motivo di ordine pubblico da sollevarsi d’ufficio.

(Consiglio di Stato, sez. IV, 7 giugno 2023, n. 5592) «La possibilità di una tale integrazione è stata, in verità, sempre esclusa dalla giurisprudenza amministrativa prevalente poiché «senza una motivazione anteriore al giudizio, verrebbero frustrati gli apporti (oppositivi o collaborativi) del partecipante al procedimento, essendo la motivazione della decisione strettamente legata alle «risultanze dell’istruttoria», non … Continua a leggere

Ricorso elettorale: è inammissibile il ricorso proposto avverso l’esito del primo turno relativo alla elezione del Sindaco con il rito speciale previsto dall’art. 129 c.p.a. (relativo ai soli procedimenti preparatori delle operazioni di voto) e non con il procedimento elettorale “ordinario” disciplinato dall’art. 130 c.p.a.

(Tar Sardegna, sez. II, 6 giugno 2023, n. 407) «L’art. 129 del cpa collocato all’interno del Titolo II° inerente al contenzioso sulle operazioni elettorali, Capo II°, rubricato “Tutela anticipata avverso gli atti di esclusione dai procedimenti elettorali preparatori per le elezioni comunali, provinciali e regionali” prevede che “I provvedimenti immediatamente lesivi del diritto del ricorrente … Continua a leggere

Sui limiti quantitativi al subappalto nell’ordinamento eurounitario, nel previgente e nel nuovo Codice dei contratti pubblici.

(Tar Friuli Venezia Giulia, sez. I, 27 maggio 2023, n. 187) «La ricorrente lamenta la mancata applicazione, nella fase esecutiva del rapporto contrattuale, della pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (sez. V, 26.09.2019, C-63/18, Vitali s.p.a.), che ha dichiarato incompatibile con la direttiva 2014/24/UE la disposizione nazionale – art. 105, comma 2, codice dei … Continua a leggere

L’esercizio del generale potere cautelare di sospensione degli effetti di un provvedimento amministrativo ex art. 21 quater, comma 2, l. 241/1990 si accompagna, da un lato, alla necessaria previsione di un termine “strettamente necessario” e comunque non superiore a quello di cui all’art. 21 nonies l. 241/1990 e, dall’altro lato, alla indispensabile presenza di “gravi ragioni”, cioè di circostanze tali da rendere quanto meno inopportuno che un provvedimento emanato, non inficiato da vizi macroscopici o facilmente riconoscibili, continui a svolgere i propri effetti per evitare che questi possano definitivamente alterare e compromettere il substrato fattuale sul quale incide (nella fattispecie, il Tar ha ritenuto insussistenti tali gravi ragioni).

(Tar Piemonte, sez. II, 1° giugno 2023, n. 514) «A mente dell’art. 21 quater, co. 2, l. 241/1990, «[l]’efficacia ovvero l’esecuzione del provvedimento amministrativo può essere sospesa, per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario, dallo stesso organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge. Il termine della sospensione è … Continua a leggere

L’art. 28-bis del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 rimette agli strumenti urbanistici la definizione delle aree soggette a permesso di costruire convenzionato: il “convenzionamento” costituisce infatti una modalità semplificata introdotta dalla legge statale al posto del piano attuativo.

(Consiglio di Stato, sez. IV, 30 maggio 2023, n. 5293) «In generale va ricordato l’art. 12 D.P.R. n. 380/2001 rimarca espressamente la necessità che la concessione edilizia sia rilasciata in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici e dei regolamenti edilizi. Come è noto, la possibilità di rilascio di un permesso di costruire convenzionato, non preceduto … Continua a leggere

In materia di procedimento disciplinare il sindacato giurisdizionale è sì “debole” ma non per questo nullo, sicché tale sindacato deve potersi pur sempre estendere alla verifica della legittimità del procedimento e della sanzione disciplinare.

(Consiglio di Stato, sez. IV, 5 maggio 2023, n. 4554) «[P]ur dovendosi ribadire il consolidato orientamento della giurisprudenza del Consiglio di Stato sui margini di discrezionalità insiti nell’apprezzamento dei fatti rilevanti sul versante disciplinare, della loro gravità e del rigore della risposta sanzionatoria che debba scaturirvi (cfr., tra le più recenti, Cons. Stato, sez. III, … Continua a leggere

Scadenza delle concessioni demaniali marittime e obbligo di gara: non sussiste un obbligo di legge di procedere all’affidamento nelle forme tipiche delle procedure ad evidenza pubblica previste per i contratti d’appalto della pubblica amministrazione.

(Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, 22 maggio 2023, n. 350) «Non sussiste un obbligo di legge di procedere all’affidamento delle concessioni demaniali marittime nelle forme tipiche delle procedure ad evidenza pubblica previste per i contratti d’appalto della pubblica amministrazione. La giurisprudenza amministrativa ha evidenziato che l’assenza di tale obbligo è dovuta al … Continua a leggere

Se è vero che non è richiesta la prova né del contenuto effettivamente coordinato delle offerte, né degli effetti anti-concorrenziali concretamente consumatisi, deve però essere sicuramente fornita la prova dell’effettiva “unicità del centro decisionale” (nella fattispecie si è ritenuto che tale prova non sia stata raggiunta, non essendo attestata una soglia di criticità significativa supportata da indizi gravi, precisi e concordanti, nel segno di un pericolo serio e qualificato di coordinamento delle offerte).

(Consiglio di Stato, sez. V, 29 maggio 2023, n. 5247) «[I]n conformità al consolidato orientamento della giurisprudenza del Consiglio di Stato (cfr. ex multis recentemente Cons. Stato, Sez. V, 7 gennaio 2022, n. 48 e giurisprudenza ivi richiamata), per effetto di quanto statuito dalla sentenza della Corte di Giustizia della Comunità europea 19 maggio 2009 … Continua a leggere

Rinnovo contrattuale, proroga e revisione prezzi: un regime di proroga “atecnica”, non previsto né ammesso dalla normativa e sostanzialmente assimilabile a nuovo affidamento (cui dunque l’impresa può legittimamente sottrarsi), non può legittimare una revisione prezzi, che presuppone piuttosto la vigenza di un legittimo e regolare rapporto fra le parti.

(Consiglio di Stato, sez. V, 25 maggio 2023, n. 5146) «Come pacifico fra le parti e posto in risalto dalla stessa sentenza, il bando di gara prevedeva espressamente all’art. II.3 una durata biennale dell’affidamento “rinnovabile per ulteriori due anni”; coerentemente, il contratto inter partes del 28 febbraio 2006 prevedeva all’art. 3 una durata “a decorrere … Continua a leggere

Concessione della cittadinanza italiana: la connotazione eminentemente discrezionale del potere di cui si tratta non esime l’Amministrazione dal dovere di compiere una attenta ed esaustiva valutazione di tutte le circostanze suscettibili di influire sul suo esercizio.

(Consiglio di Stato, sez. III, 24 maggio 2023, n. 5133) «Deve premettersi che, come anche recentemente chiarito dalla Sezione: – “il provvedimento di concessione della cittadinanza, ai sensi dell’art. 9, comma 1, lett. f), l. n. 91 del 1992, è atto squisitamente discrezionale di “alta amministrazione”, condizionato all’esistenza di un interesse pubblico che con lo … Continua a leggere

Sulla differenza tra monetizzazione di standard urbanistici e contributo di costruzione e sull’applicabilità della disciplina di cui al d.m. n. 1444 del 1968 a tutte le ipotesi in cui un determinato intervento sia autorizzato in deroga o ad integrazione delle previsioni contenute nei piani o nei regolamenti edilizi, con conseguente necessario adeguamento del calcolo degli standard.

(Consiglio di Stato, sez. IV, 17 maggio 2023, n. 4908) «[G]iova richiamare sinteticamente i principi affermati dalla giurisprudenza amministrativa in materia di monetizzazione di standard urbanistici nei termini che seguono: a) la monetizzazione non ha la medesima natura giuridica del contributo di costruzione, essa non è infatti una prestazione patrimoniale imposta ai sensi dell’art. 23 … Continua a leggere

Sui caratteri della class action pubblica e sulla relativa legittimazione attiva (che va verificata in concreto anche quando l’azione è proposta da un’associazione).

(Consiglio di Stato, sez. V, 22 maggio 2023, n. 5031) «Il d.lgs. 20 dicembre 2009, n. 198 disciplina la c.d. class action pubblica atta a eliminare forme di inerzia delle Pubbliche Amministrazioni e incentivare i concessionari dei servizi pubblici a rispettare gli standard qualitativi e le prescrizioni delle Carte dei Servizi. L’azione ha ad oggetto … Continua a leggere

Sull’applicazione del termine di diciotto (ora dodici) mesi di cui all’art. 21-nonies l. n. 241/90, così come novellato dalla legge n. 124/2015, all’annullamento in autotutela dei provvedimenti amministrativi di autorizzazione o di attribuzione di vantaggi economici, nonché sulla deroga all’osservanza del termine ‘ragionevole’ prevista nel comma 2-bis del citato art. 21-nonies.

(Tar Calabria, Reggio Calabria, 3 maggio 2023, n. 398) «[I]l Collegio ritiene che il ricorso sia fondato e vada, pertanto, accolto, risultando meritevole di positiva delibazione la doglianza incentrata sulla violazione dell’art. 21 nonies L. n. 241/90 per l’inosservanza del termine di diciotto mesi (anzi ‘dodici’, a seguito delle modifiche operate con l’art. 63, co. … Continua a leggere

Sulla giurisdizione della Corte dei conti in materia di responsabilità degli amministratori di società in house e dell’ente pubblico partecipante.

(Corte dei conti, sez. giurisdizionale per la Regione Lombardia, 3 aprile 2023, n. 76) «Anche in seguito alle modifiche statutarie intervenute per adeguamento alle normative di legge vigenti (da ultimo, il D. Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, d’ora in avanti Tusp) sono rimasti immutati i connotati che, secondo pacifici approdi del giudice di legittimità, … Continua a leggere

Una “serra” rientra nell’attività di edilizia libera soltanto se ricorrono le seguenti condizioni: – l’assenza di opere in muratura, ossia di manufatti la cui rimozione ne implichi necessariamente la demolizione; – la stagionalità, ossia l’attitudine ad essere periodicamente rimossa e reinstallata (nella fattispecie, è stata esclusa la riconducibilità della serra all’ambito dell’edilizia libera, in considerazione delle caratteristiche realizzative).

(Consiglio di Stato, sez. II, 18 maggio 2023, n. 4934) «L’art. 6, co. 1, lett. e) del DPR 6 giugno 2001 n. 380, prevede, tra le attività di “edilizia libera”, le “serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola”.Come la giurisprudenza ha da tempo affermato, un impianto serricolo, in quanto … Continua a leggere

Nel caso in cui sussista una “disparità di trattamento” fra concorrenti che discenda da opposte pronunce giurisdizionali a fronte di identici motivi di ricorso, l’Amministrazione può avviare l’autotutela anche in presenza di giudicato.

(Tar Lazio, sez. I, 15 maggio 2023, n. 8262) «Invero, l’amministrazione ha fornito una motivazione assolutamente carente delle ragioni per le quali si asteneva dal procedere al riesame degli elaborati. Difatti, appare evidente, dalla lettura delle pronunce giurisdizionali la peculiarità della posizione dell’odierno ricorrente: questi vedeva il proprio ricorso rigettato in forza di un’interpretazione a … Continua a leggere

Sussiste l’obbligo dell’Amministrazione di provvedere sull’istanza di autotutela proposta in base alla sopravvenuta sentenza della Corte di Giustizia che ha dichiarato contrastante con il diritto europeo la norma della legge nazionale applicata (nella fattispecie, in materia di prelievo supplementare delle quote latte).

(Consiglio di Stato, sez. VI, 16 maggio 2023, n. 4862) «L’articolo 2 della legge n. 241 del 1990 stabilisce che, ove il procedimento consegue obbligatoriamente ad un’istanza, ovvero debba essere iniziato d’ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo con un provvedimento espresso e, nei casi in cui disposizioni di legge o altri provvedimenti … Continua a leggere

Sul sindacato giurisdizionale in caso di vincolo di tutela di un bene riconosciuto di interesse culturale.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 9 maggio 2023, n. 4686) «Le valutazioni dei fatti complessi richiedenti particolari competenze (c.d. «discrezionalità tecnica») ‒ a differenza delle scelte politico-amministrative (c.d. «discrezionalità amministrativa»), rispetto alle quali il sindacato giurisdizionale è incentrato sulla ‘ragionevole’ ponderazione di interessi non previamente selezionati e graduati dalle norme ‒ vanno vagliate dal giudice … Continua a leggere

Ordinanza del Sindaco in materia di inquinamento acustico: il potere di cui all’articolo 9 della legge n. 447/1995 deve essere interpretato quale ordinario rimedio in tema di inquinamento acustico, sicché la competenza all’emissione dei relativi provvedimenti ricade sempre e comunque in capo al Sindaco, con conseguente difetto di competenza del dirigente essendo tale competenza attribuita espressamente dalla legge in via esclusiva al Sindaco.

(Tar Emilia Romagna, Parma, sez. I, 4 maggio 2023, n. 159) «Il Collegio osserva che risulta fondato, in via assorbente rispetto agli altri motivi di ricorso, il primo motivo con cui parte ricorrente ha dedotto l’illegittimità dell’ordinanza impugnata per difetto di competenza del dirigente all’adozione della medesima. In particolare, secondo parte ricorrente l’ordinanza impugnata “rappresenta … Continua a leggere

Sull’idoneità o meno delle clausole aventi rilevanza meramente interna tra ausiliata e ausiliaria a condizionare l’efficacia dell’obbligazione assunta dall’ausiliaria nei confronti della stazione appaltante e, in particolare, sulla validità della clausola con cui l’impresa ausiliata si obbliga a pagare preventivamente all’ausiliaria il costo delle risorse messe a disposizione da quest’ultima.

(Tar Sardegna, sez. II, 5 maggio 2023, n. 326) «Principiando dall’esame del ricorso principale e dei motivi aggiunti, in relazione al primo motivo, concernente la validità dei contratti di avvalimento stipulati dalla mandataria e dalla mandante del raggruppamento aggiudicatario in relazione all’attestazione SOA richiesta per la partecipazione alla gara, la principale questione giuridica, su cui … Continua a leggere

Sanzioni e scansione procedimentale ex art. 31 del d.P.R. n. 380/2001 in caso di inottemperanza alla demolizione.

(Consiglio di Stato, sez. II, 13 febbraio 2023, n. 1488) «L’art. 31 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, riconduce alla medesima condotta dell’inottemperanza all’ingiunzione a demolire un abuso edilizio due distinte sanzioni, rispettivamente di natura ablatoria (l’acquisizione del bene al patrimonio del Comune) e pecuniaria (la corresponsione di una somma di danaro ricompresa nella … Continua a leggere

Condono edilizio: il Comune non può adottare un diniego totale di sanatoria, anche per l’immobile principale ultimato entro il termine, se ad essere stata realizzata tardivamente è solo una piccola struttura in legno adiacente.

(Tar Sicilia, Palermo, sez. III, 3 febbraio 2023, n. 344) «Dall’esame degli atti si desume che l’Amministrazione resistente ha fondato il diniego di condono sulla circostanza che la piccola struttura in legno, adiacente all’immobile principale, è stata realizzata successivamente al termine del 31 marzo 2003, di cui al comma 25, dell’articolo 32, del Dl 269/03. … Continua a leggere

Il Comune ha l’obbligo di pronunciarsi sull’istanza di autorizzazione per l’apertura di una grande struttura di vendita anche in assenza della previa programmazione commerciale.

(Tar Sicilia, Catania, sez. I, 9 gennaio 2023, n. 26) «E’ noto che in base all’art. 6 del d.lgs. n. 114/1998 la Regione dispone di poteri di regolamentazione nei confronti dei comuni competenti per la fase di programmazione urbanistica (cfr. Consiglio di Stato, sez. IV, 1° giugno 2018, n. 3316). Inoltre, in base alla normativa … Continua a leggere

Interdittiva antimafia e controllo giudiziario ex art. 34-bis del d.lgs. n. 159/2011: è illegittimo il provvedimento prefettizio che, nel ribadire la misura interdittiva dopo l’esito positivo del controllo, si basi su una lettura dei contatti tra l’impresa e la criminalità organizzata meramente reiterativa di quella già posta a fondamento della precedente informazione antimafia, senza corredarla di elementi nuovi ovvero senza porre in evidenza i profili per i quali quelli già precedentemente valutati dal Tribunale della prevenzione siano espressivi di un “quid pluris”, in termini di condizionamento mafioso, non adeguatamente colti in sede di controllo giudiziario e tali da collocare il pericolo di contagio mafioso dell’impresa ad un livello di intensità superiore a quello della mera “occasionalità”.

(Consiglio di Stato, sez. III, 7 febbraio 2023, n. 1275) «Il tema principale della controversia, sulla base del concreto dipanarsi della vicenda procedimentale, attiene alle modalità di esercizio del potere interdittivo nella peculiare ipotesi in cui l’impresa destinataria di informazione antimafia interdittiva, avendo impugnato il relativo provvedimento, abbia fatto richiesta al Tribunale competente per le … Continua a leggere

La violazione della regola dell’anonimato nei concorsi pubblici si evince da due elementi: l’idoneità del segno di riconoscimento ed il suo utilizzo intenzionale (nella fattispecie, il Tar ha ritenuto non illogica né irragionevole l’esclusione del ricorrente per l’apposizione sull’elaborato della dicitura “inizio 9,15” e “11,45 limite tempo”).

(Tar Sicilia, Catania, sez. II, 30 gennaio 2023, n. 283) «[L]a giurisprudenza ha affermato che ciò che rileva ai fini dell’anonimato negli elaborati concorsuali non è tanto l’identificabilità dell’autore dell’elaborato attraverso un segno a lui personalmente riferibile, quanto piuttosto l’astratta idoneità del segno a fungere da elemento di identificazione, circostanza che ricorre quando la particolarità … Continua a leggere

Procedure negoziate e candidature spontanee: se il valore presunto della commessa integra una delle soglie per cui è comunque imposta una selezione, le candidature spontanee vanno prese in considerazione, visto che esse dimostrano l’esistenza di più concorrenti potenziali.

(Tar Marche, sez. I, 18 gennaio 2023, n. 33) Il Comune «ha interpellato direttamente [la controinteressata], senza dare conto dell’assenza di altri potenziali concorrenti e senza quindi tentare di ottenere un canone più vantaggioso. A questo riguardo non rilevano ovviamente le considerazioni svolte dalla controinteressata circa la maggiore efficienza che essa può garantire in ragione … Continua a leggere

Sull’applicabilità dell’art. 10-bis della legge n. 241 del 1990 anche ai procedimenti di sanatoria o di condono edilizio.

(Tar Campania, Salerno, sez. II, 2 febbraio 2023, n. 258) «[L’]art. 10 bis così recita: “Nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile del procedimento o l’autorità competente, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all’accoglimento della domanda; entro il termine di dieci giorni dal ricevimento … Continua a leggere

Per l’ammissibilità dell’impugnazione degli atti di gara con ricorso cumulativo l’art. 120, comma 11-bis, del c.p.a. prescrive due presupposti: il primo consiste negli “identici motivi di ricorso”, mentre il secondo, compendiato dall’espressione “avverso lo stesso atto”, allude ai casi in cui più lotti d’una stessa gara siano regolati, sotto qualche profilo comune, da un unico atto endoprocedimentale (“ad oggetto plurimo” con riguardo ai lotti: come il bando, il disciplinare di gara, la composizione della commissione giudicatrice, la determinazione di criteri di valutazione delle offerte tecniche, ecc.), perciò diverso dall’aggiudicazione e che può essere immediatamente gravato ove lesivo o più spesso viziare per derivazione le aggiudicazioni finali, per l’appunto impugnate con unico ricorso.

(Consiglio di Stato, sez. III, 1° febbraio 2023, n. 1120) «L’appello è infondato, potendosi così prescindere da altre eccezioni pregiudiziali proposte, con le seguenti precisazioni circa l’esatta ragione d’inammissibilità del ricorso di primo grado. Deve infatti trovare conferma, alla luce della più recente e condivisibile giurisprudenza di Sezione (cfr. Cons. Stato, sez. III, 19 dicembre … Continua a leggere

L’Amministrazione non può avvalersi dell’eccezione al diritto di accesso prevista dall’art. 22, comma 6, l. n. 241/1990 (secondo cui tale diritto è esercitabile fino a quando la p.a. ha l’obbligo di detenere i documenti amministrativi ai quali si chiede di accedere) senza indicare con precisione il termine obbligatorio di detenzione, desumibile da una norma legislativa o regolamentare.

(Tar Campania, Salerno, sez. I, 30 gennaio 2023, n. 222) «Con riferimento all’asserita difficoltà di reperire la documentazione (oggetto di più sequestri giudiziari e di svariati traslochi) si rammenta che, per costante giurisprudenza, “allorché l’Amministrazione cui sia stato chiesto l’accesso non riesca in concreto a trovare la documentazione, non è sufficiente la mera dichiarazione che … Continua a leggere

Destinazione di zona, destinazione d’uso e rapporti fra l’esercizio dei poteri di pianificazione e l’esercizio dell’attività di impresa (con particolare riferimento al cd. vincolo alberghiero).

(Consiglio di Stato, sez. IV, 24 gennaio 2023, n. 765) «La disamina delle censure proposte investe, in generale, questioni tipiche della materia urbanistica e, in particolare, la specifica problematica del c.d. “vincolo alberghiero”. Risulta pertanto utile illustrare i principi che disciplinano questi profili della res litigiosa, al fine di tratteggiare compiutamente la cornice teorica della … Continua a leggere

Il gazebo è un’attrezzatura speciale a servizio di attività commerciale e la sua realizzazione è legittimata dal comma 1 dell’art. 3 del d.P.R. n. 380 del 2001 e non è soggetta al rispetto delle distanze di cui al d.m. 1444 del 1968.

(Consiglio di Stato, sez. IV, 10 gennaio 2023, n. 304) «In primo luogo, la struttura per cui è causa [gazebo o dehors] non va qualificata come costruzione vera e propria in senso giuridico, ma costituisce, come affermato correttamente dal giudice di I grado, un’attrezzatura speciale a servizio di attività commerciale, nel caso concreto del bar … Continua a leggere

Conferenza di servizi nella VIA regionale, dissenso espresso dal rappresentante del MiBACT e idoneità o meno dello stesso a comportare la devoluzione della decisione alla sede governativa.

(Consiglio di Stato, sez. IV, 9 gennaio 2023, n. 281) Secondo l’appellante «la decisione regionale si porrebbe in contrasto con l’art. 14-ter, comma 5 della legge n. 241/1990 che anche il T.a.r. avrebbe immotivatamente disatteso nella sua portata precettiva. 4.4. Il motivo è fondato. 4.5. Sul punto il T.a.r. ha respinto la censura ritenendo che, … Continua a leggere

L’autorizzazione di passo carrabile non è subordinata all’appartenenza dell’immobile ad una determinata categoria catastale.

(Tar Sicilia, Palermo, sez. I, 16 gennaio 2023, n. 93) «[L]a giurisprudenza è concorde nel ritenere che l’immobile cui il passo carrabile accede non debba appartenere ad una determinata categoria catastale. Sul punto, “la previsione di cui all’art. 46, comma 1, lett. b), del regolamento di esecuzione del codice della strada (d.P.R. 16 dicembre 1992, … Continua a leggere

Sugli interventi di demolizione e ricostruzione (cd. demoricostruzione) e sul legame di continuità con l’edificio preesistente alla luce delle modifiche all’art. 3, comma 1, lett. d) del D.P.R. n. 380/2001.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 18 gennaio 2023, n. 616) «Osserva il Collegio che la demolizione di un edificio quale regola generale determina l’eliminazione, fisica e giuridica, della volumetria esistente, di modo che la ricostruzione dell’edificio medesimo è, sempre in linea di principio, preclusa nel caso in cui, in epoca posteriore alla realizzazione dell’edificio preesistente, … Continua a leggere

Sulla generalità e ampiezza del soccorso istruttorio nelle gare di appalto.

(Tar Sicilia, Palermo, sez. II, 16 gennaio 2023, n. 81) «Ancora di recente la giurisprudenza amministrativa ha avuto modo di chiarire che “Il soccorso istruttorio è un potere di carattere generale e persegue la finalità di garantire la massima partecipazione alle gare di appalto; è praticabile non solo nella fase iniziale di partecipazione alla gara, … Continua a leggere

Per la ristrutturazione edilizia è necessaria la prova dell’esatta consistenza dell’immobile preesistente del quale si chiede la ricostruzione (nella fattispecie, sono stati ritenuti sussistenti elementi sufficienti di certezza circa l’altezza dell’immobile, desunti in via induttiva dalla documentazione prodotta).

(Consiglio di Stato, sez. IV, 17 gennaio 2023, n. 541) «[L’]applicazione dell’art. 3 d.P.R. 380/2001, nel momento in cui consente con la ristrutturazione il ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza, necessariamente sconta un grado di incertezza nella verifica della … Continua a leggere

La mancata impugnazione della mera rettifica della graduatoria finale del concorso non comporta la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione del giudizio.

(Consiglio di Stato, sez. VII, 5 gennaio 2023, n. 205) «Quanto alla pronuncia di improcedibilità del ricorso principale, per mancata impugnazione delle graduatorie in rettifica, vanno espressamente richiamati gli argomenti della sentenza della Sezione n. 1324/2022, qui condivisi, nella parte in cui si soffermano sul nesso di presupposizione sussistente tra la prima graduatoria e le … Continua a leggere

Adunanza Plenaria: l’incremento premiale del quinto si applica anche, per il raggruppamento c.d. misto, alle imprese del singolo sub-raggruppamento orizzontale per l’importo dei lavori della categoria prevalente o della categoria scorporata a base di gara.

(Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 13 gennaio 2023, n. 2) «L’Adunanza plenaria ritiene – anche quando si voglia qui prescindere dall’eventuale rilievo, in punto di fatto (da approfondirsi – v., infra, § 18 – ad opera della sezione rimettente), che, ove si tratti di raggruppamento c.d. verticale puro, il principio di diritto di cui al … Continua a leggere

Sulla scelta della stazione appaltante di non aggiudicare la gara: quando il giudicato ha espressamente accertato il diritto all’aggiudicazione e il diritto al subentro nel contratto, è precluso l’esercizio del potere di non procedere all’aggiudicazione previsto dall’art. 95, comma 12, del Codice dei contratti pubblici.

(Consiglio di Stato, sez. V, 11 gennaio 2023, n. 384) «Con il primo motivo […], la società appellante deduce l’ingiustizia della sentenza nella parte in cui ha respinto la domanda di ottemperanza, ritenendo che [la stazione appaltante] sarebbe stata libera di non aggiudicare la gara alla ricorrente visto che la legge di gara faceva salvo … Continua a leggere

Il principio della obbligatorietà della clausola di revisione prezzi è stato previsto dal legislatore soltanto per i contratti ad esecuzione continuativa e periodica, non anche per le concessioni di servizi.

(Consiglio di Stato, sez. V, 10 gennaio 2023, n. 301) «L’art. 6 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, come modificato dall’art. 44 della Legge 724 del 1994 – abrogato dal d.lgs. n. 163 del 2006 – applicabile ‘ratione temporis’ disponeva al comma 4 che: “Tutti i contratti ad esecuzione periodica o continuata debbono recare … Continua a leggere

Autorizzazione paesaggistica e adozione del parere della Soprintendenza oltre il termine di 45 giorni previsto dall’art. 146, comma 8, del d.lgs. n. 42/2004.

(Tar Campania, Salerno, sez. II, 2 novembre 2022, n. 2896) «[I]l parere della Soprintendenza risulta emesso ben dopo il decorso dei 45 giorni previsti dall’art. 146, comma 8, del D.lgs. n. 42/2004, decorrenti, nella specie concreta, dal 17.05.2022: data in cui tutti la documentazione completa è pervenuta all’attenzione della Soprintendenza. Questa, infatti, ha comunicato i … Continua a leggere

Sulle coordinate interpretative in tema di rilevanza dello ius superveniens nei rapporti di durata e sulla loro applicazione in sede di pianificazione urbanistica e contenzioso edilizio.

(Consiglio di Stato, sez. IV, 2 novembre 2022, n. 9481) «In termini generali il Collegio rileva, in primo luogo, che secondo la giurisprudenza di questo Consiglio (Ad. plen., n. 11 del 2016; in termini, Ad. plen., nn. 17 e 18 del 2021): a) i giudicati a formazione progressiva scaturenti da una statuizione di illegittimità di … Continua a leggere

L’inottemperanza all’ordine di demolizione non può essere accertata in un verbale di sopralluogo della polizia municipale, ma soltanto attraverso un formale atto di accertamento dell’autorità amministrativa competente.

(Tar Campania, Salerno, sez. III, 27 ottobre 2022, n. 2866) «È […] fondato […] il terzo motivo con il quale si deduce l’illegittimità del provvedimento sanzionatorio in quanto non preceduto da un atto dell’ente ricognitivo delle risultanze degli accertamenti effettuati dalla polizia locale. Il Collegio intende infatti ribadire il principio, ripetutamente affermato da questo Tribunale, … Continua a leggere

L’art. 83, comma 8, del d.lgs. n. 50/2016 deve essere disapplicato, per contrasto con il diritto dell’Unione europea, nella parte in cui prevede che la mandataria di un’a.t.i. debba in ogni caso possedere i requisiti “in misura maggioritaria”.

(Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, 25 ottobre 2022, n. 1099) «[C]ome affermato dalla Corte di giustizia dell’Unione europea con la citata sentenza del 28 aprile 2022 (causa C-642/20): “L’articolo 63 della direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE, … Continua a leggere

Denuncia di inizio attività (DIA): natura giuridica e garanzie partecipative.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 26 ottobre 2022, n. 9125) «L’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato n. 15/2011 ha chiarito che la denuncia di inizio attività non è un provvedimento amministrativo a formazione tacita e non dà luogo in ogni caso ad un titolo costitutivo, ma costituisce un atto privato volto a comunicare l’intenzione di … Continua a leggere

Orientamenti giurisprudenziali sul giudizio di congruità delle offerte: in particolare, non è possibile fissare una quota rigida di utile al di sotto della quale l’offerta debba considerarsi per definizione incongrua.

(Tar Basilicata, sez. I, 24 ottobre 2022, n. 710) «[P]er quanto riguarda il giudizio di congruità delle offerte nelle gare di appalti pubblici, vanno richiamati i seguenti orientamenti giurisprudenziali, secondo cui: 1) il giudizio di valutazione dell’anomalia dell’offerta costituisce espressione di un potere ampiamente discrezionale, connotato da elementi di tecnicismo frammisti a valutazioni di opportunità … Continua a leggere

Sul vincolo di aggiudicazione ex art. 51, comma 3, del Codice dei contratti pubblici e sulla sua estensione (o meno) dalla singola impresa al gruppo di imprese o comunque ad imprese legate da un collegamento societario o riferibili ad un unico centro decisionale.

(Consiglio di Stato, sez. III, 21 ottobre 2022, n. 9003) «Lo scrutinio del gravame ruota attorno all’interpretazione dell’art. 51, terzo comma, del d. lgs. n. 50 del 2016, ed alla sua applicazione alla fattispecie dedotta, come disciplinata dalla lex specialis di gara. La questione, in particolare, concerne l’estensione o meno del vincolo di aggiudicazione dalla … Continua a leggere

Ai sensi dell’art. 75 del d.P.R. n. 445/2000, i benefici rispetto ai quali opera la sanzione della decadenza sono solo quelli immediatamente perseguiti con la dichiarazione falsa o non veritiera e non già quelli indirettamente ricollegabili al mendacio.

(Consiglio di Stato, sez. I, 19 ottobre 2022, n. 1709) «[L]a giurisprudenza del Consiglio di Stato ha affermato che l’art. 75 del D.P.R. n. 445/2000, da cui discende che “il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera”, si inserisce in un contesto in cui alla dichiarazione sullo … Continua a leggere

Ai sensi dell’art. 89, comma 1, secondo periodo del d.lgs. n. 50 del 2016, l’ausiliaria non si limita a “prestare” le esperienze professionali pertinenti (o i titoli di studio e professionali), ma si impegna altresì all’esecuzione in proprio delle attività per cui tali specifici requisiti sono dati in avvalimento.

(Consiglio di Stato, sez. V, 17 ottobre 2022, n. 8838) «Ai sensi dell’art. 89, comma 1, secondo periodo del d.lgs. n. 50 del 2016, “per quanto riguarda i criteri relativi all’indicazione dei titoli di studio e professionali di cui all’allegato XVII, parte II, lettera f), o alle esperienze professionali pertinenti, gli operatori economici possono tuttavia … Continua a leggere

Sull’adeguatezza delle misure di self-cleaning e, in particolare, sulla riforma dell’assetto societario e sulle modifiche del modello di organizzazione ex d.lgs. n. 231/2001.

(Consiglio di Stato, sez. V, 18 ottobre 2022, n. 8864) «Nonostante l’art. 80, comma 5, lett. c), del d.lgs. n. 50 del 2016, preveda l’esclusione dalla partecipazione alla procedura di appalto dell’operatore economico in relazione al quale la stazione appaltante sia in grado di dimostrare, con mezzi adeguati, che esso si è reso colpevole di … Continua a leggere

È obbligatorio l’inserimento dei criteri ambientali minimi (C.A.M.) nella lex specialis di gara, sicché quest’ultima non può limitarsi a dare rilievo ai C.A.M. unicamente sul piano dei punteggi aggiuntivi per i servizi migliorativi.

(Consiglio di Stato, sez. III, 14 ottobre 2022, n. 8773) «[L]a legge di gara ha dato rilievo ai C.A.M. unicamente sul piano dei punteggi aggiuntivi per i servizi migliorativi: il che comporta che, in assenza, ben avrebbe potuto la gara essere aggiudicata ad un’offerta del tutto non conforme alla disciplina dei C.A.M.. La conseguenza della … Continua a leggere

Anche alle progressioni verticali si applica il principio della pertinenza del titolo di studio alle funzioni da svolgere, poiché la legge parifica i requisiti di accesso alle posizioni da coprire mediante progressioni interne a quelli richiesti per i concorsi pubblici.

(Tar Toscana, sez. I, 28 settembre 2022, n. 1086) «La giurisprudenza amministrativa sia di primo grado che di secondo ha più volte enunciato il principio della pertinenza del titolo di studio alle funzioni da svolgere (T.R.G.A. Consiglio di Stato, sez. VI 08/10/2013 n. 4951 T.A.R. Perugia sez. I 02/11/2021 n. 794); principio che deriva anche … Continua a leggere

In base al principio di integrazione delle tutele, le esigenze di tutela dell’ambiente devono essere integrate nella definizione e nell’attuazione delle altre pertinenti politiche pubbliche, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 23 settembre 2022, n. 8167) «Viene in primo luogo riproposto il motivo di ricorso respinto dalla sentenza appellata, incentrato sullo sviamento della funzione e sull’abnorme sproporzione delle prescrizioni di tutela indiretta involgenti le aree circostanti i manufatti in oggetto. Non si comprenderebbe, secondo i ricorrenti, quale mai possa essere la … Continua a leggere

Categorie superspecialistiche (SIOS) e qualificazione obbligatoria: l’operatore economico che sia privo della qualificazione per la categoria OS32 – se qualificato per la categoria prevalente per l’intero importo dell’appalto – può eseguire in proprio le lavorazioni che non superino il 10% dell’importo totale dei lavori.

(Tar Lombardia, Milano, sez. I, 14 settembre 2022, n. 2005) «Preliminarmente appare utile, ai fini della presente decisione, richiamare il quadro normativo di interesse riferito alla categoria OS32, per come risulta anche dagli atti processuali.Il d.P.R. 207/2010, all’art. 109, comma 2, rinviava all’allegato A) del medesimo regolamento per l’individuazione delle categorie c.d. super specialistiche a … Continua a leggere

Il procedimento disciplinare nei confronti del personale militare in seguito a sentenza penale deve essere instaurato o ripreso a decorrere dalla data di intervenuta conoscenza integrale della sentenza che conclude definitivamente e complessivamente il processo penale, non assumendo alcun rilievo, ai fini della determinazione del dies a quo, il passaggio in giudicato di precedenti sentenze con riferimento a singoli capi di imputazione.

(Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 13 settembre 2022, n. 14) «[L’]amministrazione non ha proceduto ad avviare il procedimento disciplinare dopo la pronuncia della Corte d’Appello passata (parzialmente) in giudicato, circostanza di cui aveva conoscenza, ma ha avviato detto procedimento solo quando è stata definito l’intero processo penale.Di qui la rilevanza della questione, poiché:– se occorre … Continua a leggere

Il bando, il disciplinare e il capitolato hanno ciascuno una propria autonomia e una propria peculiare funzione nell’economia della procedura: il primo fissa le regole di gara, il secondo disciplina in particolare i dettagli procedimentali, il terzo (eventualmente) integra le disposizioni del bando, di norma con particolare riferimento agli aspetti tecnici anche in funzione dell’assumendo vincolo contrattuale.

(Consiglio di Stato, sez. V, 30 agosto 2022, n. 7573) «[I]l bando, il disciplinare e il capitolato speciale d’appalto hanno ciascuno una propria autonomia ed una propria peculiare funzione nell’economia della procedura. Il bando ha, anzitutto, la funzione di rendere edotti i potenziali interessati dell’intendimento della stazione appaltante di contrattare (avendo, sotto questo profilo, funzione … Continua a leggere

In caso di perdita dei requisiti di partecipazione ex art. 80 d.lgs. n. 50/2016 da parte della consorziata designata per l’esecuzione nell’ambito di un consorzio stabile facente parte di un raggruppamento temporaneo di imprese, si applicano le previsioni di cui ai commi 17 e 18 dell’art. 48, sicché il rapporto può proseguire con altro operatore economico che sia costituito mandatario, oppure quest’ultimo è tenuto a eseguire le prestazioni direttamente o a mezzo degli altri mandanti.

(Tar Campania, Napoli, sez. I, 13 luglio 2022, n. 4731) «[S]ono applicabili ai consorzi stabili le previsioni di cui ai commi 17 e 18 dell’art. 48 del d.lgs. n. 50/2016 (comma 19-bis) sicché, in caso di perdita dei requisiti ex art. 80, il rapporto può proseguire con altro operatore economico che sia costituito mandatario (comma … Continua a leggere

Accelerazione dei giudizi amministrativi che riguardano interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse previste dal PNRR: l’art. 3 del decreto legge n. 85/2022 si applica anche alle fasi non concluse dei procedimenti in corso.

(Tar Lazio, Roma, sez. III Bis, 18 luglio 2022, n. 10163) «Preliminarmente, occorre dare atto della applicabilità alla presente controversia del decreto legge n. 85/2022 (pubblicato in Guri n. 157 del 7.7.2022). La procedura oggetto di ricorso rientra infatti nella materia di cui all’art.3, comma 1, del d.l. in parola, trattandosi di “interventi finanziati in … Continua a leggere

Accelerazione dei giudizi amministrativi in materia di PNRR: il Consiglio di Stato applica l’art. 3 del decreto-legge 7 luglio 2022, n. 85.

(Consiglio di Stato, sez. IV, decr. 15 luglio 2022, n. 3387) «Considerato che l’articolo 56 c.p.a. dà adito all’emanazione di misure cautelari monocratiche esclusivamente “in caso di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio” – la quale, a fortiori e necessariamente nei casi contemplati … Continua a leggere

Per l’accertamento dell’illegittimità dell’atto a fini risarcitori ex art. 34 comma 3 c.p.a. è sufficiente dichiarare di avervi interesse; una volta manifestato l’interesse risarcitorio, il giudice deve limitarsi ad accertare se l’atto impugnato sia o meno legittimo.

(Consiglio di Stato, Ad. Plen., 3 luglio 2022, n. 8) «1. L’ordinanza di rimessione premette che sulla questione deferita in sede nomofilattica si sono formati due orientamenti giurisprudenziali. Per un primo orientamento, fatto proprio dagli appellanti, sarebbe sufficiente «la sola deduzione dell’interessato di voler proporre in un futuro giudizio la domanda risarcitoria». Ad esso si … Continua a leggere

Se sussistono i requisiti di formazione del silenzio-assenso, il titolo abilitativo può perfezionarsi anche con riguardo ad una domanda non conforme a legge; dai requisiti di validità – il cui difetto non impedisce il perfezionarsi della fattispecie – va invece distinta l’ipotesi della radicale ‘inconfigurabilità’ giuridica dell’istanza (nel caso di specie, l’intervento di demolizione e ricostruzione di precedente manufatto risultava già realizzato al momento della presentazione dell’istanza di permesso di costruire, che quindi era priva del necessario presupposto logico-normativo, ossia che l’intervento non fosse ancora stato realizzato).

(Consiglio di Stato, sez. VI, 8 luglio 2022, n. 5746) «Il dispositivo tecnico denominato ‘silenzio-assenso’ risponde ad una valutazione legale tipica in forza della quale l’inerzia ‘equivale’ a provvedimento di accoglimento (tale ricostruzione teorica si lascia preferire rispetto alla tesi ‘attizia’ del silenzio, che appare una fictio non necessaria). Tale equivalenza non significa altro che … Continua a leggere

Sull’istanza di ampliamento di concessione demaniale marittima (concessione cd. suppletiva) e sulla relativa valutazione.

(Consiglio di Stato, sez. VII, 24 giugno 2022, n. 5225) «L’articolo 36 del codice della navigazione (R.D. 30 marzo 1942, n. 327) disciplina la concessione di beni demaniali ed il successivo articolo 37, regola la fattispecie del “concorso di più domande di concessione”. Le due disposizioni vanno interpretate in base al principio di derivazione euro-unitaria … Continua a leggere

Sull’interpretazione restrittiva della sottrazione all’accesso difensivo (nella specie, agli atti propedeutici all’adozione di una interdittiva antimafia) anche alla luce dell’art. 41 della Carta di Nizza, nonché dell’art. 6 della CEDU e dello stesso art. 111 della Costituzione.

(Tar Emilia Romagna, Bologna, sez. I, 5 luglio 2022, n. 537) «L’art 22 c. 1, lett b) legge n. 241/90, nel testo novellato dalla legge 11 febbraio 2005 n.15, richiede per la legittimazione attiva all’esercizio del diritto di accesso la titolarità “di interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata … Continua a leggere

La rinuncia all’assunzione non comporta la cancellazione dalla graduatoria di merito se ciò non è previsto espressamente dalla legge o dal bando di concorso.

(Tar Abruzzo, L’Aquila, sez. I, 12 aprile 2022, n. 125) «Ai sensi dell’art. 91 del d.lgs. n. 267/2000, “per gli enti locali le graduatorie concorsuali rimangono efficaci per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione” e coloro che vi sono iscritti possono essere chiamati a ricoprire i posti che potrebbero rendersi disponibili entro … Continua a leggere

Annotazioni ANAC: il termine per la conclusione del procedimento è perentorio per tutti i procedimenti sanzionatori (e, a tal fine, la natura sanzionatoria deve essere desunta dagli effetti pregiudizievoli che il provvedimento conclusivo arreca nella sfera giuridica del destinatario, da valutarsi caso per caso), a prescindere da una espressa qualificazione in tali termini nella legge o nel regolamento che li disciplina.

(Consiglio di Stato, sez. V, 23 giugno 2022, n. 5189) «Il Tribunale amministrativo ha respinto il motivo di ricorso proposto in primo grado ritenendo che le annotazioni c.d. ‘utili’ che l’ANAC dispone ai sensi dell’art. 231, comma 10, del d.lgs. n.50 del 2016, non hanno natura sanzionatoria, costituendo invece solo uno strumento di pubblicità che … Continua a leggere

Sulla prova della sussistenza di un unico centro decisionale in caso di controllo societario ai sensi dell’articolo 2359 cod. civ.

(Consiglio di Stato, sez. III, 7 giugno 2022, n. 4625) «[È] ius receptum in giurisprudenza, in ragione anche dell’esplicito contenuto precettivo di cui all’art. 80 comma 5 lettera m) del d. lgs. 50/21016, che “la sussistenza di una posizione di controllo societario ai sensi dell’articolo 2359 Cod. civ., ovvero la sussistenza di una più generica … Continua a leggere

Qualora l’istanza sia presentata ad amministrazione diversa da quella nei cui confronti va esercitato il diritto di accesso, essa è dalla stessa amministrazione immediatamente trasmessa a quella competente e di tale trasmissione è data comunicazione all’interessato.

(Tar Umbria, sez. I, 26 maggio 2022, n. 349) «Il [ricorrente] ha presentato la propria istanza di accesso civico alla Direzione regionale Musei dell’Umbria, organo del Ministero della Cultura così come la Galleria nazionale dell’Umbria (qualificata dall’art. 33, c. 3, del D.P.C.M. n. 169/2019 come ufficio di livello dirigenziale non generale dotato di autonomia speciale) … Continua a leggere

Decadenza dal permesso di costruire: l’onere della prova del mancato inizio dei lavori autorizzati grava sull’Amministrazione, alla stregua del principio generale in forza del quale i presupposti dell’atto adottato devono essere accertati dall’autorità emanante.

(Consiglio di Stato, sez. IV, 23 maggio 2022, n. 4033) «L’art. 15, comma 2, d.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 prevede che “Il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dal rilascio del titolo; quello di ultimazione, entro il quale l’opera deve essere completata, non può superare tre anni dall’inizio … Continua a leggere

È illegittima l’ordinanza di demolizione di una cd. pergotenda bioclimatica di non rilevanti dimensioni adottata perché il manufatto è stato realizzato senza il preventivo rilascio del permesso di costruire, in quanto si tratta di un’opera che, pur non essendo destinata a soddisfare esigenze precarie, non necessità di titolo abilitativo in considerazione della consistenza, delle caratteristiche costruttive e della sua funzione e, perciò solo, non integra nuova costruzione.

(Tar Campania, Salerno, sez. II, 16 giugno 2022, n. 1710) «[L’] opera in contestazione è così descritta: “sul terrazzo dell’appartamento […], della superficie di mq. 31,95 circa, è stato realizzato un manufatto che lo stesso [proprietario] ha definito come “pergotenda bioclimatica”…tale manufatto è costituito da una struttura di alluminio (pilastri e travi) con copertura in … Continua a leggere

Cessione di cubatura: per il legittimo trasferimento la giurisprudenza amministrativa richiede non solo l’omogeneità d’area territoriale (le due aree territoriali devono essere accomunate dalla medesima destinazione di piano), ma anche la contiguità territoriale (i fondi, seppur non necessariamente adiacenti, devono essere significativamente vicini), altrimenti risulterebbero stravolte le previsioni di piano sulla densità edificatoria di zona e incrinata l’inderogabilità delle relative prescrizioni.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 31 maggio 2022, n. 4417) «Il Collegio ritiene preliminarmente necessario richiamare i tratti principali dell’istituto della cessione di cubatura, oggetto dell’odierna controversia. 11.1. Tale istituto ha trovato la propria specifica ragion d’essere (e si è sviluppato) dopo l’introduzione: i) di limiti inderogabili di densità edilizia in base all’art. 17 della … Continua a leggere

Azione atipica di mero accertamento a tutela di posizioni giuridiche di interesse legittimo: per il Tar Emilia Romagna è da ritenersi ammissibile a condizione che essa risulti indispensabile per la soddisfazione concreta della pretesa sostanziale del ricorrente, non possa dirsi elusiva del termine di decadenza per l’impugnazione degli atti autoritativi e non risulti violato il divieto di sindacato su poteri non ancora esercitati.

(Tar Emilia Romagna, Bologna, sez. I, 13 giugno 2022, n. 512) «Come noto nel silenzio del vigente codice del processo amministrativo sussiste un dibattito giurisprudenziale in merito all’ammissibilità di una azione di accertamento atipica a tutela di posizioni sostanziali di interesse legittimo, secondo una tesi risolto in senso negativo (ex multis da ultimo T.A.R. Lombardia … Continua a leggere

Sulla verifica in ordine alla distanza, maggiore o minore di 150 metri, dell’immobile abusivo dalla battigia e sul valore delle perizie di parte.

(Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, 31 maggio 2022, n. 653) «Il nucleo centrale della controversia attiene alla sufficienza o meno della motivazione, e della connessa istruttoria, addotta e svolta dalla p.a. a sostegno specialmente della ordinanza di demolizione impugnata, in relazione alla verifica in ordine alla distanza dell’immobile abusivo dalla battigia, maggiore … Continua a leggere

Il piano di recupero – a differenza del piano particolareggiato – è finalizzato piuttosto che alla complessiva trasformazione del territorio, al recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente con interventi rivolti alla conservazione, ricostruzione e alla migliore utilizzazione del patrimonio stesso, con la conseguenza che il piano attuativo è necessario non solo per i lotti interclusi insistenti in zone urbanizzate, ma anche per le aree già compromesse da fenomeni di urbanizzazione spontanea e incontrollata.

(Tar Lazio, Roma, sez. II Quater, 12 maggio 2022, n. 5917) «In punto di fatto è incontestato che l’area sulla quale insistono i lotti di proprietà del ricorrente è classificata dal vigente P.R.G. come C3R – Zona di recupero ai sensi della l. n. 47/1985 e che, alla data di adozione dell’atto oggetto della presente … Continua a leggere

È illegittima la motivazione che esclude la dipendenza della patologia da causa di servizio senza alcun riferimento alle circostanze che, ove conducano ad una verificata eccessiva gravosità delle condizioni di impiego, costituiscono astrattamente causa o concausa efficiente dell’insorgenza della patologia.

(Consiglio di Stato, sez. II, 5 maggio 2022, n. 3558) «[A]i fini del riconoscimento della causa di servizio, è necessario che l’attività lavorativa possa con certezza ritenersi concausa efficiente e determinante della patologia lamentata, non potendo farsi ricorso a presunzioni di sorta e non trovando applicazione, diversamente dalla materia degli infortuni sul lavoro e delle … Continua a leggere

L’istanza del privato volta a sollecitare l’adozione di un provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42-bis d.P.R. n. 327/2001 comporta l’obbligo dell’Amministrazione di provvedere su di essa, accogliendola o respingendola.

(Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, 2 maggio 2022, n. 530) «[L’]appellante, con una prima istanza del 25 luglio 2019, ma soprattutto con la seconda, ampiamente motivata, del 14 gennaio 2020, ha chiesto al Comune l’avvio del procedimento volto alla legittima acquisizione delle aree indebitamente occupate […] mediante un negozio traslativo consensuale, ovvero … Continua a leggere

Ricorso per l’impugnazione della revoca del rating di legalità dell’AGCM unitamente all’interdittiva antimafia: la controversia deve essere decisa dal Tar territorialmente competente e non dal Tar Lazio, funzionalmente competente a decidere sugli atti dell’AGCM; e ciò sia in forza dell’applicazione della regola posta dall’art. 13, comma 4-bis, c.p.a., sia perché ricorre la stessa esigenza di evitare una pluralità di giudicati sulla legittimità del medesimo provvedimento prefettizio, già valorizzata dalla pronuncia dell’Adunanza Plenaria 7 novembre 2014, n. 29.

(Consiglio di Stato, sez. III, ord. 22 aprile 2022, n. 1890) «Considerato che l’appellante ha impugnato l’ordinanza del T.A.R. della Campania, sede di Napoli, che in accoglimento della domanda cautelare proposta con il ricorso per motivi aggiunti di primo grado ha sospeso l’efficacia del provvedimento dell’AGCM -OMISSIS-, recante la comunicazione di revoca del Rating di … Continua a leggere

Rapporto di concorrenza fra convenzioni CONSIP e analoghe convenzioni stipulate dalla centrale di committenza regionale: se è vero che dal sistema positivo è desumibile un favor per il sistema di acquisizione centralizzato regionale, è altrettanto innegabile che un tale favor non può inibire all’Amministrazione di aderire ad una convenzione CONSIP in tutti i casi in cui manchino convenzioni regionali già operative.

(Tar Molise, sez. I, 7 aprile 2022, n. 103) «[I]l Collegio richiama innanzitutto, e integralmente, la premessa ricostruttiva normativa e giurisprudenziale compiuta al paragrafo 13.1 della sentenza di questo Tribunale n. 189/2021, resa in fattispecie simile. Pertanto, ritiene: i) di poter estendere all’ipotesi qui in rilievo le coordinate giuridiche e i corollari applicativi già delineati … Continua a leggere

Sulla durata del provvedimento di valutazione di impatto ambientale.

(Tar Umbria, sez. I, 7 marzo 2022, n. 120) «Con riguardo al rilievo assegnato dalla ricorrente agli esiti della procedura di VIA del 2002 e dell’accertamento di giacimento del 2009, che costituisce il filo conduttore di molti dei rilievi della ricorrente […], deve osservarsi, in termini generali, che è connaturata ai provvedimenti autorizzativi in materia … Continua a leggere

Clausola di adesione e accordo-quadro sono fattispecie affini ma distinte; il contratto per adesione costituisce un istituto compatibile con i principi della concorrenza soltanto se l’estensione viene effettuata – salvo limitati e necessari adeguamenti, di minimo valore economico – alle stesse condizioni del contratto di riferimento.

(Tar Lombardia, Brescia, sez. I, 28 marzo 2022, n. 289) «Ancorché non espressamente previsto né nella disciplina nazionale, né in quella eurounitaria, l’istituto della clausola di adesione è ritenuto dalla pacifica giurisprudenza legittimo, sia pure a ben determinate condizioni di cui si dirà nel prosieguo (cfr., ex plurimis, T.A.R. Lombardia – Milano, Sez. IV, sentenza … Continua a leggere

Per rientrare nel regime di cd. edilizia libera la pergotenda deve essere in materiale plastico e retrattile e non deve determinare una evidente variazione di sagoma e prospetto dell’edificio, così da non presentare caratteristiche tali da costituire una “nuova costruzione” (nella fattispecie, il Tar ha ritenuto che fosse stata snaturata la funzione della pergotenda, in quanto la pergotenda non era utilizzata per le finalità proprie ed ampliava di fatto la superficie dell’attività commerciale).

(Tar Campania, Napoli, sez. III, 25 gennaio 2022, n. 479) «[S]econdo la condivisibile giurisprudenza dominante “in materia edilizia, gli estremi per la sussumibilità di un manufatto nella categoria della pergotenda, caratterizzata dal regime di cd. edilizia libera, si individuano nel fatto che l’opera principale sia costituita non dalla struttura in sé, ma dalla tenda, quale … Continua a leggere

Sui requisiti soggettivi e oggettivi del conflitto di interessi ex art. 42 del Codice dei contratti.

(Tar Sardegna, sez. I, 16 marzo 2022, n. 190) «[I]l conflitto di interessi si configura con un partecipante alla gara in relazione alla posizione del personale della stazione appaltante ed infatti gli obblighi di cui all’art. 42 del Codice dei Contratti sono ad essi riferiti, non già all’operatore economico. In altre parole, è necessario che … Continua a leggere

Ad ogni affidamento segue un diverso contratto tra le parti, che può aver punti di continuità o di cesura rispetto al precedente affidamento, a seconda delle esigenze dell’amministrazione che indice la gara ad evidenza pubblica.

(Tar Puglia, Bari, sez. II, 10 marzo 2022, n. 366) «Va inoltre premessa una considerazione di base che è a fondamento della stessa logica aziendale di organizzazione del lavoro, che vede determinati servizi, anziché “internalizzati” e gestiti con propri dipendenti (c.d. insourcing), “esternalizzati” a soggetti gestori terzi (c.d. outsourcing) e che è relativa all’esigenza dell’amministrazione, … Continua a leggere

Il contratto di avvalimento deve quantomeno prevedere, da un lato, la messa a disposizione di personale qualificato, specificando se per la diretta esecuzione del servizio o per la formazione del personale dipendente dell’impresa ausiliata, dall’altro i criteri per la quantificazione delle risorse e/o dei mezzi forniti (nella fattispecie, il Tar ha ritenuto che il contratto renda chiaramente evincibile quali fasi della produzione vedranno il coinvolgimento dell’ausiliaria, mediante i mezzi a ciò necessari nell’ambito della propria organizzazione aziendale, che è messa complessivamente a disposizione dell’ausiliata).

(Tar Lazio, Roma, sez. I Bis, 21 febbraio 2022, n. 2012) «Emerge, quindi, come l’impegno dell’ausiliaria abbia ad oggetto il requisito di capacità tecnico-professionale relativo al fatturato specifico, in una con la certificazione di qualità conseguita dall’impresa, e come, a tal fine, vengano messe a disposizione dell’ausiliata tutte le risorse aziendali necessarie allo svolgimento di … Continua a leggere

Ristrutturazione edilizia (ordinaria e “pesante”) e rispetto delle distanze: la modifica della sagoma, dell’altezza, dei prospetti e del volume della originaria costruzione non consentono di qualificare l’intervento come ristrutturazione edilizia ordinaria, prevista dall’articolo 3, comma 1, lettera d) del d.P.R. n. 380 del 2001, rientrando invece lo stesso nella diversa categoria della ristrutturazione edilizia “pesante”, contemplata dall’articolo 10 del testo unico dell’edilizia; inoltre, le parti connotate da innegabili profili di novità rispetto alla preesistenza soggiacciono al limite delle distanze e non possono essere assorbiti dalla regola della mera osservanza delle distanze preesistenti applicabile alla porzione di edificio originaria.

(Consiglio di Stato, sez. I, 15 febbraio 2022, n. 378) «Il Collegio ritiene, ai fini della decisione, di dover previamente chiarire l’esatta qualificazione giuridica dell’intervento oggetto della SCIA presentata dal ricorrente. Nella relazione tecnica ad essa allegata si legge quanto segue: “Trattasi di progetto per ampliamento di un edificio di civile abitazione…inserito in zona ‘NAF-art. … Continua a leggere

Procedura negoziata semplificata sottosoglia ex art. 36, comma 2, lett. b), d.lgs. n. 50/2016: si applica il principio di rotazione e il numero minimo si riferisce non già alle imprese che presentano offerta, bensì alle imprese cui la stazione appaltante deve, a monte, rivolgere la richiesta di offerta.

(Tar Sardegna, sez. II, 16 febbraio 2022, n. 103) «La ricorrente affida la propria domanda a due distinti profili di censura. In primo luogo sostiene che nel caso in esame non sussistano i presupposti del principio di rotazione, avendo la stazione appaltante fatto precedere la selezione vera e propria da una manifestazione di interesse con … Continua a leggere

Sanatoria e valutazione di compatibilità delle opere con il vincolo: l’Autorità non può limitarsi ad una aprioristica negazione della legittimità di qualsiasi intervento sul territorio, dovendo l’Amministrazione motivare in modo esaustivo circa la concreta incompatibilità del progetto sottoposto all’esame, indicando le specifiche ragioni per le quali le opere edilizie considerate non si ritengono adeguate alle caratteristiche ambientali protette, motivazione questa che deve essere ancor più pregnante nel caso in cui si operi nell’ambito di vincolo generalizzato, onde evitare una generica insanabilità delle opere.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 21 febbraio 2022, n. 1230) «Deve sin da ora evidenziarsi come il parere non contenga la descrizione precisa delle opere e di conseguenza non specifica le ragioni che concretamente portano alle considerazioni innanzi richiamate. Tale carenza, oltre che rappresentare un primo indice della carenza di istruttoria e motivazione dedotta dal … Continua a leggere

Termine di durata dei procedimenti sanzionatori di cui alla l. n. 689/1981: poiché il legislatore non è ancora intervenuto a colmare il vuoto normativo stigmatizzato dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 151 del 12 luglio 2021, la questione deve essere risolta tenendo presenti le coordinate ermeneutiche dettate dalla Consulta, dunque avendo riguardo ai princìpi generali di economicità, di efficacia, di buon andamento ed imparzialità, che devono presidiare tutta l’attività amministrativa (nella fattispecie, il Consiglio di Stato ha confermato l’illegittimità dell’operato dell’Amministrazione, non avendo la stessa addotto alcuna valida ragione giustificatrice del lungo tempo – ben 26 mesi – impiegato per irrogare la sanzione).

(Consiglio di Stato, sez. VII, 14 febbraio 2022, n. 1081) «La questione controversa è se possa ritenersi applicabile al caso di specie il termine generale di conclusione del procedimento di cui alla L. 241/90 ovvero se debba applicarsi tout court il termine di prescrizione quinquennale di cui all’art. 28 L. 689/81. Sul tema si registra, … Continua a leggere

La sopraelevazione non è subordinata al consenso da parte degli altri condomini, a meno che non sia compromessa la statica e l’architettura dello stabile e non siano presenti limitazioni alla luce o all’aria del sottostante appartamento.

(Tar Campania, Salerno, sez. II, 7 febbraio 2022, n. 381) «Contesta […] parte ricorrente la ritenuta necessità di una deliberazione assembleare di autorizzazione dell’intervento, in contrasto con la normativa civilistica in materia e con la giurisprudenza sul tema. 7.1. I rilievi di parte ricorrente sono condivisibili. L’art. 1127 c.c. prescrive che: “Il proprietario dell’ultimo piano … Continua a leggere

Sull’equiparazione ai master dei corsi di perfezionamento post lauream (nella fattispecie: diploma di specializzazione per le professioni legali) che presentino le medesime caratteristiche, con riguardo alla durata, al numero delle ore di insegnamento, alla previsione di un esame finale.

(Consiglio di Stato, sez. III, 9 febbraio 2022, n. 908) «[I]l TAR Lazio con la sentenza impugnata ha prestato adesione all’altrettanto consolidato giurisprudenziale del Consiglio di Stato applicabile in subiecta materia, e cioè al criterio della prevalenza della natura sostanziale in presenza di titoli riconosciuti assimilabili e/o equivalenti a titoli espressamente previsti dal bando di … Continua a leggere

Impianti agro-fotovoltaici: illegittimo il diniego di rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) per contrasto con le previsioni del Piano paesaggistico territoriale regionale (PPTR) che riguardano l’installazione di impianti fotovoltaici (ma non anche di quelli agro-fotovoltaici)

(Tar Puglia, Lecce, sez. II, 11 febbraio 2022, n. 248) «Invero, le Amministrazioni investite del parere hanno affermato il contrasto del progetto con il punto 4.4.1 del PPTR, il quale riguarda tuttavia l’installazione di impianti fotovoltaici, ma non anche quelli agro-fotovoltaici, di nuova generazione, successivi al PPTR, che pertanto, per un evidente principio di successione … Continua a leggere

Non può essere disposto l’annullamento in autotutela del titolo edilizio in relazione alle opere scindibili e indipendenti, che avrebbero potuto formare oggetto, senza alcuna rielaborazione dei documenti progettuali presentati, di distinti titoli abilitativi.

(Consiglio di Stato, sez. IV, 14 febbraio 2022, n. 1056) «L’appello, è invece fondato nella parte in cui i ricorrenti hanno censurato il fatto che l’annullamento in autotutela, e il conseguente ordine di demolizione, abbiano riguardato il complesso degli interventi eseguiti e non siano stato limitati alle sole opere in relazione alle quali erano state … Continua a leggere

Non può essere escluso dalla gara, ai sensi dell’art. 80, comma 4, del d.lgs. n. 50/2016, il concorrente che – prima della scadenza del termine di presentazione delle domande – abbia presentato istanza di rateizzazione, successivamente accolta, in quanto il “perfezionamento” dell’impegno vincolante al pagamento del debito contributivo può dirsi compiuto con la trasmissione di valida istanza di rateizzazione.

(Consiglio di Stato, sez. V, 9 febbraio 2022, n. 942) «Ritiene il Collegio che sia preferibile l’orientamento che consente all’operatore economico di partecipare alla procedura di gara con la sola presentazione di valida istanza di rateizzazione del debito tributario prima della scadenza del termine per la presentazione delle offerte. Militano in questo senso diverse considerazioni. … Continua a leggere

Sulla valutazione di equivalenza del percorso formativo attestato dal titolo estero ai fini dell’autorizzazione all’esercizio di una professione regolamentata.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 13 gennaio 2022, n. 231) «[L]a decisione amministrativa per cui è controversia risulta illegittima anche perché non reca alcuna valutazione del titolo estero conseguito dall’odierna appellata, ai fini di un suo possibile riconoscimento in Italia quale abilitazione all’insegnamento. Difatti, in disparte dalla ritenuta inapplicabilità della direttiva n. 55 del 2013 … Continua a leggere

Poiché il requisito della vicinitas non è sufficiente, per dimostrare l’interesse ad agire il ricorrente deve fornire la prova del concreto pregiudizio (sia esso di carattere patrimoniale o di deterioramento delle condizioni di vita o di peggioramento dei caratteri urbanistici che connotano l’area) che subirebbe a causa dell’intervento edificatorio.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 3 febbraio 2022, n. 756) «1. Con ricorso proposto dinanzi al TAR per la Emilia Romagna, sede staccata di Parma, gli odierni appellanti agivano per l’annullamento delle ordinanze del Comune […] che ordinavano ai loro confinanti […] il ripristino di opere realizzate presso un immobile sito nel Comune […] nel … Continua a leggere

Differimento delle prove orali di un concorso: è illegittimo il diniego dell’istanza motivata da oggettive ragioni di salute.

(Tar Lazio, Roma, sez. III Quater, 2 febbraio 2022, n. 1230) «Il ricorrente, in data 23.01.2021, accusava un malore che richiedeva il conseguente ricovero al Pronto Soccorso […] per una significativa patologia. Pertanto, il predetto, in relazione a tale impedimento, chiedeva, a mezzo pec del 24.01.2021, […] di poter partecipare ad una sessione speciale futura … Continua a leggere

La tesi “sostanzialistica” sul difetto di sottoscrizione dell’offerta da parte di tutti i componenti del costituendo RTI a confronto con la tesi opposta.

(Tar Liguria, sez. I, 6 dicembre 2021, n. 1051) «Il Collegio è consapevole che, rispetto al difetto di sottoscrizione dell’offerta da parte di tutti i componenti del costituendo RTI, in giurisprudenza vi sono posizioni differenti. Secondo un primo orientamento, cui si è conformata [la stazione appaltante], esso non può che condurre all’esclusione dalla gara, perché … Continua a leggere

Stante la natura “tipica” del contratto di avvalimento, allo stesso va applicato un approccio sostanzialistico in conformità alle norme che ne individuano la funzione economico-sociale, con conseguente irrilevanza delle previsioni negoziali che – lungi dall’incidere anche sugli obblighi assunti dalle parti nei confronti della stazione appaltante – assolvono ad una funzione meramente “interna” al rapporto privatistico intercorso tra le parti private.

(Consiglio di Stato, sez. V, 24 novembre 2021, n. 7863) «L’istituto dell’avvalimento, disciplinato dall’art. 89 del d.lgs. n. 50 del 2016, consente anche ai concorrenti che non dispongano di tutti i requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale (di cui all’art. 83, comma primo, lett. b e c del Codice dei contratti pubblici) previsti dalla lex … Continua a leggere

Integra la fattispecie di incompatibilità posta dall’art. 77, comma 4, d.lgs. n. 50/2016 la concentrazione in capo al RUP delle attività di preparazione della documentazione di gara e delle attività di valutazione delle offerte.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 8 novembre 2021, n. 7419) «Secondo quanto disposto dall’art. 77, comma 4, D. Lgs. n. 50 del 2016, “I commissari non devono aver svolto né possono svolgere alcun’altra funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si tratta. La nomina del RUP a membro delle commissioni … Continua a leggere

Sull’obbligo di provvedere in materia urbanistica.

(Tar Veneto, sez. II, 6 ottobre 2021, n. 1177) «La giurisprudenza ha tradizionalmente escluso, con riguardo agli atti di pianificazione e programmazione dell’assetto del territorio, la sussistenza di un obbligo di provvedere della P.A., sul rilievo che l’istituto del silenzio “non può trovare applicazione allorquando si sia in presenza di atti a contenuto generale rimessi … Continua a leggere

Preavviso di rigetto: a seguito della novella introdotta con il Decreto Semplificazioni, la violazione dell’art. 10-bis l. n. 241/1990 determina l’annullamento del provvedimento discrezionale, senza che sia consentito all’Amministrazione dimostrare in giudizio che il provvedimento non avrebbe potuto avere contenuto diverso da quello in concreto adottato.

(Consiglio di Stato, sez. III, 8 ottobre 2021, n. 6743) «Secondo la giurisprudenza consolidata di questa Sezione, l’introduzione nell’ordinamento, con legge 11 febbraio 2005 n. 15 del 2005, del preavviso di rigetto ha segnato l’ingresso di una modalità di partecipazione al procedimento, con la quale si è voluta “anticipare” l’esplicitazione delle ragioni del provvedimento sfavorevole … Continua a leggere

È illegittima la motivazione del parere negativo della Soprintendenza genericamente fondata sul “forte impatto” del manufatto sullo stato dei luoghi.

(Tar Sardegna, sez. II, 1° ottobre 2021, n. 677) «La motivazione dell’impugnato parere della Soprintendenza è sostanzialmente apparente, limitandosi a considerare il manufatto in sanatoria di “forte impatto” sullo stato dei luoghi senza, però, spiegare per quali concrete ragioni lo stesso risulti incompatibile con i valori (panoramici) tutelati dallo specifico vincolo paesaggistico di zona e … Continua a leggere

Anche il provvedimento vincolato può essere annullato per omessa comunicazione di avvio del procedimento ex art. 7 l. n. 241/90, in particolare ove dal giudizio emerga che tale omissione abbia impedito al privato di rappresentare all’Amministrazione l’inesistenza dei presupposti ipotizzati dalla norma su cui si deve comunque fondare la determinazione amministrativa o altre argomentazioni idonee a determinare l’emanazione di un provvedimento con contenuto diverso.

(Consiglio di Stato, sez. III, 14 settembre 2021, n. 6288) «In sintesi, l’appellante ha sostenuto che gli atti con i quali la AUSL le aveva ordinato di tenere aperta la farmacia si scontravano la sua specifica condizione; ha anche rilevato che la ASL avrebbe potuto assumere provvedimenti alternativi a tutela della salute pubblica, anziché procedere … Continua a leggere

Gara telematica: è irragionevole l’autovincolo all’apertura in seduta pubblica delle buste.

(Tar Friuli Venezia Giulia, sez. I, 13 settembre 2021, n. 266) «L’apertura in seduta pubblica delle buste risponde all’esigenza di assicurare ai partecipanti alla gara una ricognizione trasparente, oltre che dell’integrità dei plichi, anche del relativo contenuto documentale, al fine di garantire ciascun concorrente dal rischio di manipolazioni successive delle offerte proprie e di quelle … Continua a leggere

Criteri ambientali minimi (CAM): qualificazione giuridica e verifica della loro osservanza.

(Tar Campania, Napoli, sez. II, 8 marzo 2021, n. 1529) «[I] criteri ambientali minimi non possono essere qualificati in senso proprio come requisiti, né di partecipazione, né di esecuzione; non di partecipazione, dal momento che questi afferiscono al concorrente, sia in quanto operatore economico (cd. requisiti generali), sia quale imprenditore del settore (cd. requisiti speciali); … Continua a leggere

Se il PRG consente, in una determinata zona, nuove edificazioni (nei lotti liberi) senza alcuna limitazione circa le destinazioni d’uso, deve ritenersi ammesso, nella stessa zona, anche il mutamento d’uso volto ad utilizzare un bene preesistente per una delle attività espressamente consentite dalle stesse NTA.

(Tar Sicilia, Palermo, sez. II, 18 dicembre 2020, n. 2920) «Punto focale della controversia è la corretta interpretazione delle disposizioni dettata dalle NTA del p.r.g. del Comune […] che regolano gli interventi edilizi e le attività che possono essere realizzate nella zona territoriale in cui ricade l’immobile per cui è causa, e segnatamente degli artt. … Continua a leggere

Ai fini del rispetto del termine annuale di cui all’art. 15, co. 2, d.P.R. n. 380/2001, l’effettivo inizio dei lavori deve essere valutato non in via generale ed astratta, ma con specifico e puntuale riferimento all’entità e alle dimensioni dell’intervento edilizio così come programmato e autorizzato, attraverso gli indizi rilevati sul sito dell’intervento, che devono essere di entità tale da scongiurare il rischio che il termine legale di decadenza venga ad essere eluso attraverso opere fittizie e simboliche.

(Tar Campania, Napoli, sez. II, 27 agosto 2020, n. 3668) «Con riferimento alla questione di cui al primo motivo di ricorso della individuazione del momento dell’inizio lavori, che secondo la prospettazione del ricorrente sarebbe da collocare alla data della comunicazione di inizio lavori nel 2014, il Collegio rileva che la giurisprudenza amministrativa maggioritaria afferma che … Continua a leggere

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