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Appalti di servizi

Questa categoria contiene 10 articoli

Gara telematica: è irragionevole l’autovincolo all’apertura in seduta pubblica delle buste.

(Tar Friuli Venezia Giulia, sez. I, 13 settembre 2021, n. 266) «L’apertura in seduta pubblica delle buste risponde all’esigenza di assicurare ai partecipanti alla gara una ricognizione trasparente, oltre che dell’integrità dei plichi, anche del relativo contenuto documentale, al fine di garantire ciascun concorrente dal rischio di manipolazioni successive delle offerte proprie e di quelle … Continua a leggere

L’aggiudicataria del servizio sostitutivo di mensa è tenuta a fornire la dimostrazione del possesso della rete dichiarata in sede di gara prima della sottoscrizione del contratto: l’aggiudicazione definitiva e la stipula del contratto, di conseguenza, devono essere subordinati all’esito positivo delle verifiche a seguito dell’aggiudicazione provvisoria (nella fattispecie, il Consiglio di Stato ha sottolineato che l’esito negativo dei controlli e, quindi, la mancata attivazione della rete richiesta – costituendo causa di decadenza dell’aggiudicazione per inammissibilità dell’offerta, da ritenersi non affidabile – comporta altresì l’escussione della cauzione provvisoria).

(Consiglio di Stato, sez. V, 12 maggio 2016, n. 1912) «[A]i sensi dell’art. 285, comma 8, d.P.R. n. 207 del 2010 l’aggiudicataria del servizio sostitutivo di mensa è tenuta a fornire la “dimostrazione del possesso della rete dichiarata in sede di gara”, “in un momento antecedente alla sottoscrizione del contratto”. L’aggiudicazione definitiva e la stipula … Continua a leggere

Il principio di rotazione non ha carattere assoluto (nel senso della necessaria esclusione del gestore uscente) ma relativo: perciò – pur dovendo essere invitati in via preferenziale altri soggetti – se vi è disponibilità di posti può essere interpellato anche il gestore uscente.

(Tar Lombardia, Brescia, sez. II, 14 ottobre 2015, n. 1325) «[L]a ricorrente incidentale lamenta la violazione dell’art. 125 comma 11 del D. Lgs. 163/2006 e del principio di rotazione ivi racchiuso, in quanto la ricorrente, quale precedente affidataria del servizio, non doveva essere invitata, per assicurare il naturale avvicendamento nella gestione ed evitare la formazione … Continua a leggere

Indicazione degli oneri di sicurezza nelle gare aventi ad oggetto servizi esclusi dall’applicazione del Codice dei contratti pubblici: la mancanza nel bando di una previsione specifica non esenta i concorrenti dal dovere di indicare gli oneri della sicurezza aziendale e dall’osservare le norme in materia di sicurezza sul lavoro, ma comporta soltanto che – ove la stazione appaltante non si sia autovincolata ad osservare la disciplina di dettaglio dettata dagli artt. 86, commi 3-bis e 3-ter, e 87, comma 4, d.lgs. n. 163/2006 – il concorrente che non abbia indicato i suddetti oneri della sicurezza nella propria offerta deve essere chiamato a specificarli successivamente, nell’ambito della fase di verifica della congruità dell’offerta stessa.

(Consiglio di Stato, sez. III, 28 settembre 2015, n. 4537) «[N]elle gare aventi ad oggetto servizi esclusi dall’applicazione del Codice dei contratti pubblici (all. II B — servizi sanitari e sociali), la mancanza nel bando di una previsione specifica non esenta i concorrenti dal dovere di indicare gli oneri della sicurezza aziendale e dall’osservare le … Continua a leggere

Se il bando richiede come requisito di partecipazione un fatturato specifico relativo a precedenti servizi svolti ed inerenti l’oggetto dell’appalto, è necessario che le precedenti esperienze del concorrente riguardino settori identici a quelli oggetto dell’appalto o, quanto meno, ad essi collegati secondo un ragionevole criterio di analogia o inerenza.

(Consiglio di Stato, sez. V, 22 settembre 2015, n. 4425) «Osserva al riguardo il Collegio in primo luogo che l’art. 41, comma 1, del d.lgs. n. 163 del 2006 relaziona il fatturato al settore di gara in generale e non all’oggetto specifico della fornitura o del servizio, in quanto, sostituendo la precedente locuzione “servizi identici” … Continua a leggere

Nei contratti misti di servizi e lavori occorrono, a titolo di requisiti di partecipazione, sia la dimostrazione della capacità economico-finanziaria e della capacità tecnico-professionale per l’erogazione dei servizi, in base agli artt. 41 e 42 d.lgs. n. 163/2006, sia il possesso della qualificazione SOA nella categoria e classifica corrispondenti alla natura e all’importo dei lavori da eseguire; inoltre, la stazione appaltante può prevedere ulteriori requisiti specifici, di natura tecnico-organizzativa e di pregressa esperienza, al fine di garantire il soddisfacimento dell’interesse pubblico sotteso all’appalto (nella fattispecie, il Tar ha ritenuto che i requisiti ulteriori previsti nel disciplinare di gara non fossero arbitrari né eccessivamente limitativi della concorrenza, in ragione delle caratteristiche particolarmente qualificate del servizio complessivamente da rendere).

(Tar Puglia, Bari, sez. I, 23 giugno 2015, n. 935) «Con il primo motivo di ricorso, la ricorrente censura la scelta dell’Amministrazione procedente di ritenere in sé la “gestione ed aggiornamento informatizzato delle strade e rilievo topografico della piattaforma stradale” un servizio specifico da commettere in appalto, riconoscendogli natura autonoma. Detta attività, in tesi della … Continua a leggere

Dimostrazione del possesso dei requisiti di capacità tecnica negli appalti di servizi e forniture: mentre nella fase di presentazione delle domande di partecipazione e delle offerte è consentito, per ragioni di speditezza del procedimento, il ricorso alle autocertificazioni (giusta l’art. 42, co. 4, del Codice dei contratti pubblici), nella fase di verifica del possesso dei requisiti è invece necessario che i concorrenti forniscano la documentazione probatoria vera e propria, proveniente da enti pubblici e privati, non essendo più sufficiente la semplice autocertificazione.

(Tar Lazio, Roma, sez. III Ter, 21 gennaio 2015, n. 993) «Il bando di gara richiede, tra i requisiti di ordine tecnico, l’esperienza nello sviluppo e manutenzione, dopo il 2006, di sistemi informatici complessi che abbiano previsto lo scambio di flussi informativi e la gestione di utenti autenticati appartenenti ad oltre 200 soggetti diversi, ovvero … Continua a leggere

Se la stazione appaltante – nella lex specialis di un appalto avente ad oggetto servizi esclusi di cui all’all. II B del Codice dei contratti pubblici – richiama esplicitamente la disciplina delle offerte anomale tout court, si autovincola al rispetto degli artt. 86 e 87 d.lgs. n. 163/2006.

(Tar Puglia, Lecce, sez. III, 7 gennaio 2015, n. 36) «Fondata ed assorbente risulta la prima censura, relativa all’omessa indicazione, nell’offerta economica, degli oneri di sicurezza da rischio aziendale da parte delle prime due graduate [la seconda classificata, tra l’altro, ha comunicato all’Ente civico l’indisponibilità ad assumere l’affidamento dei servizi di che trattasi]. La società … Continua a leggere

La dimostrazione dell’effettiva e completa dissociazione dai fatti illeciti ascritti al soggetto cessato, ai sensi dell’art. 38, co. 1, lett. c) d.lgs. n. 163/2006, può essere fornita anche attraverso la semplice produzione di un verbale dell’assemblea della società concorrente in cui sia chiaramente indicata la volontà di dissociazione; e ciò anche se la società abbia anche meramente dichiarato la intenzione di riservarsi la possibilità di intentare una causa civile di responsabilità nei confronti del soggetto cessato e non anche dimostrato di averla concretamente iniziata.

(Tar Sicilia, Palermo, sez. III, 18 novembre 2014, n. 2914) «La [controinteressata] contesta l’insufficienza dell’atto di dissociazione, così come formulato [dalla società Alfa], a dimostrare, come richiesto ex art. 38, comma 1 lett. c) del Codice dei contratti, l’effettiva e completa dissociazione dai fatti illeciti ascritti al soggetto cessato. La doglianza non è fondata. Ritiene … Continua a leggere

Poiché le penali per gli appalti di servizi e forniture non trovano una disciplina compiuta nell’ordinamento dei contratti pubblici, esse restano disciplinate dai regolamenti e dai capitolati speciali in vigore per le singole amministrazioni e, in via residuale, dalla disciplina recata dal codice civile per la clausola penale (art. 1382 c.c.).

(Consiglio di Stato, sez. V, 11 dicembre 2014, n. 6094) «Con la sentenza n. 2482 del 13 dicembre 2013, il T.A.R. accoglieva il ricorso, ritenendo fondato il secondo motivo di ricorso incentrato sulla violazione del termine fissato nel capitolato speciale di appalto (trenta giorni dalla contestazione) per la irrogazione della sanzione pecuniaria. Affermava il TAR … Continua a leggere

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