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Concorrenza

Questa categoria contiene 7 articoli

Danno curriculare: tale voce di danno, costituente una specificazione del danno per perdita di chance, si correla necessariamente alla qualità di impresa operante nel settore degli appalti pubblici e, più in particolare, al fatto stesso dell’esecuzione di uno di questi tipi di contratto, a prescindere dal lucro che l’impresa stessa si riprometta di ricavare per effetto del corrispettivo pagato dalla stazione appaltante (il Tar ha, pertanto, evidenziato che alla mancata esecuzione di un’opera pubblica illegittimamente appaltata si ricollegano indiretti nocumenti all’immagine della società, al suo radicamento nel mercato, all’ampliamento della qualità industriale o commerciale dell’azienda, al suo avviamento, nonché al più generale interesse pubblico al rispetto della concorrenza).

(Tar Lazio, sez. I, 7 marzo 2016, n. 2966) «Quanto al danno curriculare, che la ricorrente lamenta in dipendenza della mancata acquisizione dell’appalto che il RTI aveva titolo ad acquisire e consistente nel pregiudizio dallo stesso subito a causa del mancato arricchimento del curriculum professionale (Cons. Stato, Sez. VI, 9 giugno 2008, n. 2751), ritiene … Continua a leggere

Siccome i requisiti collegati all’esperienza potrebbero rappresentare un ostacolo all’ingresso sul mercato di nuovi operatori, è la richiesta di servizi analoghi o di un fatturato specifico che deve essere giustificata, perché – seppure è apprezzabile la finalità di rassicurare oggettivamente la stazione appaltante circa l’affidabilità del contraente – non è comunque possibile perseguire questo obiettivo attraverso strumenti anticoncorrenziali (nella fattispecie, il Tar ha ritenuto immune da irragionevolezza la decisione della stazione appaltante di non richiedere – come pre-requisito – il possesso di un’esperienza pluriennale nel settore o il preventivo espletamento del servizio per un importo minimo, tenendo presente anche l’obbligo di assorbimento del personale alle dipendenze del gestore uscente, che assicura anche una certa continuità nell’espletamento di mansioni delicate ma considerate prive di un elevato spessore tecnico-specialistico).

(Tar Lombardia, Brescia, sez. II, 5 febbraio 2015, n. 195) «Con il primo motivo parte ricorrente si duole della totale assenza, in capo al Consorzio aggiudicatario e alle due Cooperative esecutrici, di esperienza specifica nel settore, malgrado si riveli indispensabile per garantire una corretta esecuzione del servizio. L’Azienda Ospedaliera avrebbe indebitamente omesso di compiere sul … Continua a leggere

In assenza di criteri prefissati dalla lex specialis, il principio di rotazione di cui all’art. 125 d.lgs. n. 163/06 non può essere invocato per escludere dal cottimo fiduciario i concorrenti che inoltrino una domanda per esservi invitati (nel caso di specie, il Tar Lombardia ha rilevato che la stazione appaltante aveva escluso dalla procedura la ricorrente, in quanto affidataria del servizio in passato, avendovi invece ammesso l’impresa che lo gestiva al momento dell’indizione della procedura selettiva in esame, con conseguente irragionevolezza intrinseca di un tale modus operandi).

(Tar Lombardia, Milano, sez. IV, 16 gennaio 2015, n. 179) «Il ricorso è fondato, essendosi la stazione appaltante illegittimamente determinata a non invitare la ricorrente, pur a fronte di una sua formale istanza, ed in assenza di ulteriori disposizioni contenute nella lex specialis, disciplinanti la partecipazione al cottimo fiduciario impugnato nel presente giudizio. I) Secondo … Continua a leggere

L’AVCP, con un comunicato del suo Presidente, specifica che le indicazioni contenute nella determinazione n. 4/2012 devono essere intese nel senso che è sempre consentita la possibilità di costituire raggruppamenti temporanei, anche sovrabbondanti, e che l’eventuale esclusione può avvenire solo in alcuni casi particolari, cioè qualora ciò sia proporzionato e giustificato in relazione alla tipologia o alla dimensione del mercato di riferimento.

(Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, comunicato del Presidente del 12 maggio 2014, avente ad oggetto «Indicazioni alle stazioni appaltanti in materia di esclusione dei raggruppamenti temporanei di imprese “sovrabbondanti”») «Al fine di fornire chiarimenti circa la problematica in oggetto, si osserva quanto segue. Nella determinazione del 10 ottobre … Continua a leggere

Sull’azione riconosciuta dall’art. 21-bis della l. n. 287/1990 in capo all’AGCM contro gli atti amministrativi generali, i regolamenti ed i provvedimenti di qualsiasi amministrazione pubblica che violano le norme a tutela della concorrenza e del mercato.

(Tar Lazio, Roma, sez. III Ter, 15 marzo 2013, n. 2720) «L’Autorità ricorrente, con l’atto di gravame principale ed i successivi motivi aggiunti, ha impugnato davanti a questo Tribunale, ai sensi dell’art. 21 bis della legge n. 287/90, tutti gli atti, meglio indicati in epigrafe, adottati dall’Osservatorio sulle attività di autotrasporto e dal Ministero delle … Continua a leggere

Gli accordi sui prezzi per la riparazione di veicoli assicurati conclusi tra le società di assicurazioni e le officine di riparazione (id est: accordi verticali posti in essere in mercati merceologici differenti ma “collegati”) hanno un oggetto anticoncorrenziale e sono dunque vietati qualora siano, per loro propria natura, dannosi al buon funzionamento del gioco normale della concorrenza.

(Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, causa C-32/11, 14 marzo 2013, Allianz Hungária Biztosító e a.) «Con la sua questione, il giudice del rinvio chiede, in sostanza, se l’articolo 101, paragrafo 1, TFUE debba essere interpretato nel senso che degli accordi, mediante i quali alcune società di assicurazioni del ramo automobilistico pattuiscano bilateralmente – … Continua a leggere

Anche in materia di procedure istruttorie di competenza dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il c.d. principio di “parità delle armi” – in ogni caso – implica che sia consentito alle imprese di accedere al contenuto dell’intero fascicolo in possesso dell’Amministrazione, anche con l’indicazione degli atti eventualmente secretati e del relativo contenuto, e che, qualora siano individuati documenti costituenti elementi di prova a carico o comunque richiesti dalle imprese per l’utilizzo difensivo a discarico, la secretazione sia strettamente limitata alle c.d. parti sensibili del documento.

(Tar Lazio, Roma, sez. I, 12 novembre 2012, n. 9275) «[Q]uesta Sezione ha di recente precisato (TAR Lazio, Sez. I, 10.2.12, n. 1344) che ai sensi degli artt. 22 e segg. L. 7 agosto 1990 n. 241 – nei quali è inquadrabile la presente fattispecie – il c.d. principio di “parità delle armi” non comporta … Continua a leggere

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