(Tar Campania, Napoli, sez. IV, 22 novembre 2023, n. 6432) «L’atto impugnato va inquadrato nella fattispecie delineata dall’art. 19 comma 4 della legge 241/90 e su tale configurazione giuridica, che sarebbe comunque riservata al Collegio, le parti concordano. Secondo la norma appena citata, “decorso il termine per l’adozione dei provvedimenti di cui al comma 3, … Continua a leggere
(Tar Calabria, Reggio Calabria, 3 maggio 2023, n. 398) «[I]l Collegio ritiene che il ricorso sia fondato e vada, pertanto, accolto, risultando meritevole di positiva delibazione la doglianza incentrata sulla violazione dell’art. 21 nonies L. n. 241/90 per l’inosservanza del termine di diciotto mesi (anzi ‘dodici’, a seguito delle modifiche operate con l’art. 63, co. … Continua a leggere
(Tar Lazio, sez. I, 15 maggio 2023, n. 8262) «Invero, l’amministrazione ha fornito una motivazione assolutamente carente delle ragioni per le quali si asteneva dal procedere al riesame degli elaborati. Difatti, appare evidente, dalla lettura delle pronunce giurisdizionali la peculiarità della posizione dell’odierno ricorrente: questi vedeva il proprio ricorso rigettato in forza di un’interpretazione a … Continua a leggere
(Consiglio di Stato, sez. VI, 16 maggio 2023, n. 4862) «L’articolo 2 della legge n. 241 del 1990 stabilisce che, ove il procedimento consegue obbligatoriamente ad un’istanza, ovvero debba essere iniziato d’ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo con un provvedimento espresso e, nei casi in cui disposizioni di legge o altri provvedimenti … Continua a leggere
(Tar Puglia, Bari, sez. III, 14 gennaio 2016, n. 47) «E’ fondato il primo motivo di ricorso con il quale le ricorrenti sostengono che il provvedimento gravato d’ufficio sarebbe stato adottato quando era ormai decorso il termine di 18 mesi dalla formazione del titolo edilizio, entro il quale è consentito l’esercizio del potere di annullamento, … Continua a leggere
(Tar Lazio, Roma, sez. I, 18 settembre 2015, n. 11306) «Dal contenuto dei provvedimenti impugnati non si desume alcuna revoca delle autorizzazioni rilasciate alla ricorrente né la mancata individuazione “nominatim”, neppure in allegato, come sostenuto nel ricorso può portare a questa conclusione. La stessa [società ricorrente] non fornisce elementi certi in tale senso, supponendo solo … Continua a leggere
(Tar Campania, Napoli, sez. VIII, 4 settembre 2015, n. 4286) «Il ricorso si palesa fondato. La situazione di affidamento ingenerata in capo al privato avrebbe richiesto una stringente motivazione di interesse pubblico per l’adozione del provvedimento di autotutela e una valutazione di prevalenza dello stesso in sede di bilanciamento con gli interessi del ricorrente, anche … Continua a leggere
(Consiglio di Stato, sez. VI, 22 settembre 2014, n. 4780) «[R]isulta, nel caso di specie, dirimente la circostanza (non contestata) secondo cui il provvedimento di demolizione impugnato ha ad oggetto lavori regolarmente assentiti in base alla d.i.a. del 19 giugno 2008, n. 41741. Risulta, in particolare, che l’Amministrazione comunale non solo ha lasciato che la … Continua a leggere
(Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, 18 giugno 2014, n. 327) «Con il motivo che conviene esaminare in via prioritaria per esigenze logiche l’appellante torna a dedurre che l’Amministrazione non poteva provvedere in sede di autotutela ad escludere le imprese già ammesse con riserva, in quanto erano già state aperte le buste contenenti … Continua a leggere
(Consiglio di Stato, sez. V, 25 giugno 2014, n. 3203) «Con il secondo motivo di gravame è stato censurato il mancato scrutinio da parte del Giudice di primo grado della eccezione che l’impugnazione del silenzio serbato sulla informativa ex art. 243 bis del d. lgs. n. 163/2006 senza la formulazione di specifiche censure al riguardo … Continua a leggere
(Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, 14 maggio 2014, n. 282) «Con il primo e articolato motivo l’appellante deduce che l’Assessorato non poteva autonomamente intervenire in autotutela rispetto al deliberato della Conferenza ex art. 12 D. L. vo 387/2003 e che, sulla scorta del principio del contrarius actus, solo la Conferenza stessa avrebbe … Continua a leggere
(Consiglio di Stato, sez. VI, 5 marzo 2014, n. 1036) «Premesso che ai fini dell’inquadramento di un atto amministrativo non assume rilievo dirimente l’autoqualificazione datane dall’amministrazione emanante, dovendosi invece aver riguardo al suo contenuto sostanziale ed alla funzione da esso perseguita, si osserva che l’istituto della rettifica consiste nella eliminazione di errori ostativi o di … Continua a leggere
(Consiglio di Stato, sez. V, 20 febbraio 2014, n. 826) «Con il primo motivo dell’originario ricorso introduttivo, in questa sede riproposto, si deduce che il potere del Comune di modificare l’individuazione del sito destinato a Centro Servizi si era ormai consumato allorché il Patto Territoriale era stato approvato dal Ministero del Tesoro e sottoscritto definitivamente … Continua a leggere
(Consiglio di Stato, sez. IV, 6 dicembre 2013, n. 5823) «La Cooperativa [appellante] agisce per ottenere dal Comune […] il risarcimento dei danni subiti a seguito dell’annullamento in autotutela – poi annullato dal T.A.R. – di una concessione edilizia, secondo quanto esposto con maggiori dettagli in narrativa. Senza dover esaminare, nelle sue articolate sfaccettature, il … Continua a leggere
(Tar Friuli Venezia Giulia, sez. I, 25 novembre 2013, n. 614) «E’, invero, fondata e riveste carattere assorbente rispetto alle ulteriori dedotte la censura, contenuta nel terzo motivo di gravame, con cui parte ricorrente denuncia la mancata enunciazione dell’interesse pubblico perseguito dall’Amministrazione mediante l’annullamento dell’aggiudicazione definitiva della gara di che trattasi in grado di giustificare … Continua a leggere
(Tar Campania, Salerno, sez. II, 5 agosto 2013, n. 1741) «E’ meritevole di favorevole apprezzamento la censura, avente rilievo assorbente, di cui al terzo motivo di gravame, col quale si lamenta la mancata fissazione di un termine atto a limitare l’ambito temporale di efficacia del provvedimento interdittivo impugnato [recante la sospensione dell’attività di autolavaggio]. Invero, … Continua a leggere
(Tar Basilicata, sez. I, 26 luglio 2013, n. 424) «Con il secondo motivo viene dedotta la violazione dell’art. 21 nonies della legge 241/1990 s.m.i. nonché l’eccesso di potere per l’omessa considerazione degli interessi incisi dal provvedimento in autotutela, il difetto di motivazione e l’elusione del termine ragionevole. Anche questa doglianza è fondata (sul punto, in … Continua a leggere
(Tar Lazio, Latina, sez. I, 24 maggio 2013, n. 492) «[C]ome ricordato anche dalla dottrina, l’art. 21-nonies della l. n. 241/1990, introdotto con la l. n. 15/2005, nell’esprimere in relazione al potere di annullamento d’ufficio il principio secondo cui tale potere deve essere esercitato entro un termine ragionevole, a presidio dell’affidamento legittimo consolidatosi con il … Continua a leggere
(Tar Lombardia, Brescia, sez. I, 5 aprile 2013, n. 340) «I primi due motivi del ricorso principale, come si è detto riproposti nel ricorso per motivi aggiunti per dedurre il vizio di illegittimità derivata dei provvedimenti in tal sede contestati, vanno esaminati congiuntamente in quanto connessi, dato che rappresentano due profili di violazione di una … Continua a leggere
(Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana, 25 gennaio 2013, n. 47) «[I]l giudice di primo grado, in sostanza, ha ritenuto idonee le motivazioni addotte dall’amministrazione per revocare l’atto di aggiudicazione provvisoria evidenziando che per la revoca è sufficiente l’indisponibilità delle somme in bilancio a nulla rilevando che tale circostanza fosse già conosciuta dall’amministrazione. … Continua a leggere
(Tar Sicilia, Palermo, sez. II, 18 dicembre 2012, n. 2654) «La questione attiene al rigetto della domanda avanzata dal ricorrente volta all’annullamento in autotutela del provvedimento con cui il Comune di Sciacca ha rinnovato l’autorizzazione ed il precedente cambio di destinazione d’uso dell’immobile pervenuto in proprietà alla società controinteressata.Così delimitato il thema decidendum , occorre … Continua a leggere
(Consiglio di Stato, sez. VI, 18 dicembre 2012, n. 6488) «Il provvedimento di revoca risulta adottato d’ufficio dal consiglio comunale, su proposta del Sindaco, e l’unico atto istruttorio è una consulenza di un commercialista privato, mentre difetta qualsivoglia avviso di avvio del procedimento e conseguentemente qualsivoglia partecipazione della società interessata, nonché qualsivoglia ulteriore attività istruttoria … Continua a leggere
(Tar Campania, Napoli, sez. I, 18 settembre 2012, n. 3888) «[I]nnanzitutto, la revoca della procedura di project financing è intervenuta prima dell’entrata in vigore dell’art. 21 quinquies della legge n. 241/1990, che ha introdotto l’obbligo di indennizzo in caso di revoca di provvedimenti amministrativi che sia pregiudizievole per i soggetti direttamente interessati, trovando giustificazione la … Continua a leggere
(Consiglio di Stato, sez. III, 9 maggio 2012, n. 2683) «[C]om’è noto, anche l’esercizio del potere di annullamento d’ufficio di un titolo edilizio deve rispondere ai requisiti di legittimità codificati nell’art. 21 nonies della legge 7 agosto 1990 n. 241 ss.mm.ii., consistenti nell’illegittimità originaria del titolo e nell’interesse pubblico concreto ed attuale alla sua rimozione … Continua a leggere
(Consiglio di Stato, sez. V, 3 maggio 2012, n. 2549) «L’art. 21-nonies l. n. 241 del 1990 ha disciplinato i presupposti e le forme dell’annullamento d’ufficio, ma non ha modificato la natura del potere, e non lo ha trasformato da discrezionale in obbligatorio, né ha previsto un interesse legittimo dei privati all’autotutela amministrativa. Il potere … Continua a leggere
(Tar Lazio, Roma, sez. I Ter, 20 marzo 2012, n. 2683) «[L]’annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo impone la precisa individuazione delle ragioni di pubblico interesse che giustificano l’adozione del provvedimento di secondo grado. Per quanto attiene precipuamente alle gare pubbliche, la potestà di annullamento in autotutela degli atti è espressamente ricondotta al principio … Continua a leggere
(Tar Lazio, Roma, sez. I Ter, 20 marzo 2012, n. 2683) «[L]a prescrizione dell’art. 120 in argomento trova la propria ragion d’essere nell’esigenza di garantire celerità in relazione alla definizione di procedure caratterizzate da un particolare interesse pubblico, ossia di procedure che – presupponendo la necessità di sopperire a precise e determinate carenze di beni … Continua a leggere
(Consiglio di Stato, sez. IV, 28 febbraio 2012, n. 1128) «Il Piano Regolatore Generale comunale e, al pari di esso, una variante generale del medesimo (come nel caso di specie ) costituisce, com’è noto, un atto a contenuto normativo recante previsioni e prescrizioni che disciplinano l’assetto urbanistico del territorio. Relativamente al procedimento deputato a dare … Continua a leggere
(Tar Campania, Napoli, sez. I, 25 luglio 2011, n. 3989) Il ricorrente, usufruttuario di una quota significativa di una casa di cura provvisoriamente accreditata con il S.S.N., esponeva di aver in atto un complesso contenzioso con la direzione manageriale della casa di cura, sfociato anche in iniziative giudiziarie di carattere penale, volto ad evidenziare presso … Continua a leggere