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Forze armate e forze di polizia

Questa categoria contiene 5 articoli

Accertamento dell’idoneità psico-fisica del candidato ad un concorso pubblico (in particolare del visus): gli accertamenti sanitari consistono in giudizi medico-legali provenienti da organi tecnici, in relazioni ai quali il giudice amministrativo può svolgere (soltanto) una valutazione della irragionevolezza, incongruità o eventuale incompletezza degli atti oggetto di impugnativa (nella fattispecie, il Tar ha annullato l’impugnata esclusione dal concorso, in considerazione dell’evidente ed immotivato scostamento emerso tra i valori della funzionalità visiva rilevati in sede concorsuale e quelli risultanti dalla visita oculistica cui si è sottoposto nell’immediato il candidato presso struttura sanitaria pubblica, esame che ha confermato la compatibilità della condizione del ricorrente con il prosieguo dell’iter concorsuale).

(Tar Lazio, Roma, sez. V, 30 ottobre 2023, n. 16079) «La controversia in esame ha ad oggetto l’accertamento della comprovata idoneità psico-fisica del candidato, che è ancora più avvertita nel caso di assunzione per lo svolgimento di servizi pubblici che presuppongono una particolare prontezza psico-fisica, in considerazione degli specifici contesti in cui il candidato sarà … Continua a leggere

Le valutazioni della Commissione di Avanzamento per gli Ufficiali sono connotate da ampia discrezionalità tecnica ed hanno riguardo alla percezione globale e complessiva delle qualità manifestate dal militare; in proposito, il giudice amministrativo può verificare la logicità e razionalità dei criteri seguiti in sede di scrutinio e, in particolare, l’adozione di un criterio di valutazione diverso da quello prescritto dalla normativa in materia o l’applicazione di quest’ultimo con metro di valutazione difforme per i diversi candidati (nella fattispecie, il Tar ha ritenuto che l’impugnato provvedimento fosse affetto dai vizi prospettati dal ricorrente con riferimento ai punteggi assegnati per le categorie di cui alle lettere a), b), e c) dell’art. 1058 del Codice dell’Ordinamento Militare).

(Tar Lazio, Roma, sez. I Bis, 23 ottobre 2023, n. 15608) «Le valutazioni svolte dalla Commissione di avanzamento per la promozione al grado superiore sono connotate da ampia discrezionalità tecnica ed hanno riguardo alla percezione globale e complessiva delle qualità manifestate dal militare.Il sindacato giurisdizionale del giudice amministrativo non può scindere i singoli elementi oggetto … Continua a leggere

Il procedimento disciplinare nei confronti del personale militare in seguito a sentenza penale deve essere instaurato o ripreso a decorrere dalla data di intervenuta conoscenza integrale della sentenza che conclude definitivamente e complessivamente il processo penale, non assumendo alcun rilievo, ai fini della determinazione del dies a quo, il passaggio in giudicato di precedenti sentenze con riferimento a singoli capi di imputazione.

(Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 13 settembre 2022, n. 14) «[L’]amministrazione non ha proceduto ad avviare il procedimento disciplinare dopo la pronuncia della Corte d’Appello passata (parzialmente) in giudicato, circostanza di cui aveva conoscenza, ma ha avviato detto procedimento solo quando è stata definito l’intero processo penale.Di qui la rilevanza della questione, poiché:– se occorre … Continua a leggere

Al militare illegittimamente trasferito spetta il risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, subiti a causa dell’allontanamento dal luogo di residenza e dal nucleo familiare.

(Tar Campania, Napoli, sez. VI, 5 giugno 2020, n. 2223) «La domanda relativa al danno ritratto a cagione del trasferimento e dell’allontanamento dal luogo di residenza del ricorrente e del di lui nucleo familiare, va invero positivamente delibata sulla scorta delle considerazioni in appresso. 2.4. Sussistono, invero, gli elementi costitutivi dell’illecito dell’Amministrazione: – i due … Continua a leggere

Anche gli atti e i provvedimenti che hanno come destinatari gli appartenenti alle Forze armate sono soggetti al rispetto dei principi fondamentali desumibili dalla l. n. 241/1990: in particolare, al militare, al pari di ogni cittadino, va garantito l’esercizio del diritto di difesa contro gli atti arbitrari della pubblica Autorità, in conformità allo spirito democratico che informa l’Ordinamento militare (nella fattispecie, il Tar ha annullato, per difetto di motivazione, il provvedimento recante il mutamento della sede di servizio e del tipo di incarico del ricorrente).

(Tar Friuli Venezia Giulia, sez. I, 17 marzo 2016, n. 91) «A seguito di riassunzione dopo la declinatoria di competenza da parte del T.A.R. per l’Emilia Romagna, il [ricorrente], tenente colonnello dell’Esercito con qualificazione di pilota elicotterista, impugna l’atto in epigrafe compiutamente indicato con il quale è stato trasferito dalla sede di Rimini a quella … Continua a leggere

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