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Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas

Questa categoria contiene 3 articoli

I c.d. certificati bianchi, anche noti come “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE), possono essere rilasciati dall’AEEG (e, a partire dal 3 febbraio 2013, dal GSE) solo in favore di imprese che dimostrino l’effettivo conseguimento di obiettivi di risparmio energetico.

(Tar Lombardia, Milano, sez. III, 23 febbraio 2015, n. 541) «Dall’esame degli atti risulta che la ricorrente ha presentato in data 24/07/2008 un progetto per la distribuzione alle famiglie di materiale per risparmio energetico consistente in rompigetto aerati, erogatori a basso flusso per doccia e lampade a risparmio energetico, disciplinato dalla deliberazione dell’Autorità per l’energia … Continua a leggere

Impugnazione di atti di regolazione: i controinteressati in senso formale – ad almeno uno dei quali il ricorso deve essere notificato, a pena di inammissibilità, ex art. 41 c.p.a. – sono soltanto quei soggetti, singolarmente individuabili, cui gli atti sui quali è richiesto il controllo giurisdizionale di legittimità si riferiscano direttamente ed immediatamente, e che per effetto di tali atti abbiano già acquistato una posizione giuridica di vantaggio; gli atti regolatori, invece, non si rivolgono a destinatari determinati, ma a un gruppo indeterminato di destinatari non individuabili a priori, appartenenti agli operatori del settore interessati, sicché essi in genere hanno natura di atti amministrativi generali a contenuto unitario e inscindibile, rispetto ai quali, per definizione, non si possono individuare controinteressati.

(Consiglio di Stato, sez. VI, 15 dicembre 2014, n. 6153) «In via preliminare, va esaminata l’eccezione, sollevata [dall’interveniente ad adiuvandum], che deduce l’inammissibilità del ricorso originario, in quanto lo stesso non è stato notificato ad essa né tantomeno ad alcun controinteressato. L’eccezione è destituita di fondamento. L’articolo 41 del cod. proc. amm. prevede che il … Continua a leggere

E’ illegittima la riduzione autoritativa delle tariffe per il servizio idrico disposta con ordinanza contingibile ed urgente, non essendo in alcun modo riconducibile all’esercizio del potere extra ordinem previsto dall’art. 50, co. 5, d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267.

(Tar Lazio, Roma, sez. II Bis, 13 maggio 2014, n. 4955) «[L]a ricorrente […] lamenta l’illegittimità dell’ordinanza contingibile ed urgente adottata in data 29 dicembre 2012 dal Sindaco […], limitatamente alla parte in cui dispone la riduzione autoritativa delle tariffe applicate per le utenze dell’acqua. A tale fine la ricorrente denuncia, tra l’altro, violazione dell’art. … Continua a leggere

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