Con il decreto n. 40 del 25 maggio 2015 (in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), il Presidente del Consiglio di Stato ha dato attuazione all’art. 120 del Codice del Processo Amministrativo, come modificato dall’art. 40 del d.l. 24 giugno 2014, n. 90, convertito nella l. 11 agosto 2014, n. 114, dettando specifici limiti dimensionali per i ricorsi e gli altri atti difensivi in materia di appalti pubblici.
L’atto introduttivo, il ricorso incidentale, i motivi aggiunti, gli atti di impugnazione della pronuncia di primo grado, l’atto di costituzione e ogni altro atto difensivo per cui non sia diversamente disposto, dovranno essere contenuti entro il limite massimo di 30 pagine.
Se la controversia presenta questioni tecniche, giuridiche o di fatto particolarmente complesse ovvero attiene ad interessi di particolare rilievo, anche economico, il suddetto limite massimo di pagine è elevato a 50.
Gli atti difensivi dovranno essere redatti su fogli in formato A4, con «caratteri di tipo corrente (ad es. Times New Roman, Courier, Arial o simili)» e con dimensione di almeno 12 pt per il corpo del testo e 10 per le note, interlinea 1,5 e margini orizzontali e verticali di almeno 2,5 cm.
Il decreto (e l’allegata relazione) è scaricabile qui sotto, insieme alla comunicazione del Presidente del Consiglio di Stato.
Fonte:www.giustizia-amministrativa.it
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